Viso e corpo

Body Positivity e oltre: facciamo chiarezza sul movimento che promuove la self acceptance

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Cosa significa Body Positivity? Accettare, valorizzare e amare il proprio corpo, ma anche quello degli altri. Questo movimento, infatti, vuole che ogni tipo di corpo sia adeguatamente rappresentato, che non ci sia più discriminazione e che diet culture e bikini body diventino due concetti obsoleti

La prima cosa da sapere riguardo alla Body Positivity è che questo movimento ha a che fare solo parzialmente con taglia e peso. Avere un atteggiamento body positive riguardo al corpo, infatti, significa accettarne ogni singola sfumatura, compresa la disabilità, ad esempio. Proprio per questo, anche la Skin Positivity potrebbe essere considerata parte di questo movimento più grande, in quanto del corpo fanno parte anche le “imperfezioni” cutanee come vitiligine, acne, smagliature, cellulite…L’obbiettivo, in ogni caso, è uno solo: sfidare i canoni e i pregiudizi della società sui corpi, considerandoli tutti ugualmente belli/utili/degni nella loro diversità. Ecco perché la Body Positivity è il movimento politico e sociale da supportare subito per dimenticare i canoni estetici e rendere moda, bellezza, cinema e pubblicità finalmente davvero inclusive. 

Body Positivity: cosa significa?

Il termine Body Positive nasce – più o meno ufficialmente – tra il 2010 e il 2011, grazie ai numerosi post social di donne considerate oversize che celebravano orgogliosamente il loro corpo. Ben presto, però, il movimento Body Positivity assunse un significato più ampio, ovvero, dare un messaggio positivo a chi non ha un corpo “normale”, cioè che non rispetta gli standard globali. Un’autoproclamazione che denunciava il desiderio di essere considerati, di diventare parte del mondo senza doversi giustificare. Un messaggio di positività, il cui scopo è (anche) contrastare body shaming e body negativity. A dare meritata visibilità al movimento Body Positivity sono stati anche i social media, che – filtri a parte – hanno permesso di creare una nuova estetica più inclusiva, dando vita a uno spazio in cui tutti potessero sentirsi rappresentati. Ed è proprio sui social che il messaggio viene diffuso e raccontato, anche grazie a celeb come Arisa, Ashley Graham, Emma Marrone e Lizzo che si battono per una società più inclusiva e veritiera. 

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L’importanza del linguaggio per eliminare il Body Shaming

Centro del movimento Body Positivity è il linguaggio e, in particolare, la lotta alla negatività e all’odio espresso dal Body Shaming. E non solo, perché nella diet culture in cui viviamo alcuni termini sono diventati talmente normali da non destare più alcuno stupore. Un esempio? Bikini body. Un concetto semplice, che, però, sottintende come alcuni corpi meritino di essere mostrati, mentre altri non ne siano degni. Allo stesso modo, parole come “grasso/a” sono diventate tanto descrittive da divenire parte dell’identità stessa delle persone cui si riferiscono. Motivo per cui la Fatphobia e la discriminazione legata a chi è considerato sovrappeso è una realtà difficilissima da debellare, che passa dal fissare, al far pagare di più i vestiti o i biglietti di treni e aerei. Ed è proprio questa l’importanza della Body Positivity, il cui merito è – senza dubbio – quello di far riflettere la società intera, fornendo un significato più ampio di cosa significhi bellezza

Body Positivity: ci sono anche dei lati negativi

Purtroppo, la Body Positivity ha dei limiti, legati alla strumentalizzazione del movimento e alle conseguenze che sembra avere sulla salute. Da qualche tempo, infatti, la Body Positivity ha assunto i toni di un’operazione di marketing, in cui taglie, forme e peso sono ormai standardizzate. I corpi mostrati, infatti, sono sinuosi e perfetti, lontani dalla diversità, cui il movimento auspicava. Di fatto, includere modelle curvy, con disabilità o vitiligine è diventato – per molti, ma non per tutti – un modo per accontentare i consumatori. Una seconda critica mossa alla Body Positivity, invece, è legata alla salute. Vivere il proprio corpo con positività, infatti, non deve essere una scusa per incoraggiare comportamenti alimentari sbagliati, su tutti l’obesità

Andare oltre con la Body Neutrality

Il cambio di prospettiva necessario è rappresentato, forse, dalla Body Neutrality. Un nuovo approccio, in cui l’estetica del corpo viene messa da parte in favore di una visione diversa in cui la fisicità non è poi così importante. Secondo la Body Neutrality, dunque, non è necessario accettare diverse fisicità, semplicemente perché l’aspetto del corpo non è importante. Un superamento delle stesse conquiste fatte dalla Body Positivity, che ridimensiona il ruolo del corpo stesso. Ad essere interessante, perciò, non è l’aspetto, ma la funzionalità del corpo e la sua capacità di sostenerci o portarci in luoghi meravigliosi. La conseguenza? Oltre a eliminare ogni tipo di disputa e diatriba sul corpo, la Body Neutrality ci incoraggia a prenderci cura di noi, assecondando impulsi e bisogno di corpo e mente

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