Molti sono i cambiamenti che, nel mondo del makeup, sono avvenuti in pochissimi anni: a partire dalla serie Tv Euphoria, che con il suo lascito ha stravolto e modificato completamente la nostra visione del beauty, fino alla continua nascita di trend grazie a social come Instagram e TikTok, il concetto di makeup ha assunto nuove vesti, diventando non solo l’antipode al nostro modo di truccarci comunemente inteso, ma anche un mezzo di espressione potente, portavoce di stati d’animo, convinzioni e idee. Ma non solo: oltre alle estetiche nuove di zecca, moltissimi trend beauty sono stati riportati in auge negli ultimi tempi come rivisitazioni in chiave moderna e attuale del passato, dal quale prendono ispirazione. Si inizia per esempio dal Washed Denim Makeup, il trend beauty Y2k dal ritrovato fascino nei confronti del blue eyeshadow, abbinato alla riscoperta degli anni 2000, e si finisce per arrivare ai goth look che si tramutano in estetiche come la Dark Academia e il Dark Mermaid, il glam-grunge e smudged anni Novanta e così via.
Questa combo di elementi ha dunque fatto sì che un altro trend, che si pone come il perfetto mix tra reinterpretazione del passato, veicolo di principi e normalizzazione di un beauty coloristico, estremo e rivoluzionario prendesse piede, posizionandosi nel podio delle aesthetic più apprezzate e ricreate di sempre. Di cosa stiamo parlando? Dell’estetica glam ovviamente, arrivata fino a noi direttamente dagli anni ’70.
Cos’è l’estetica glam
Tipica degli anni ’70, l’estetica glam è un aesthetic caratterizzata da una fusione audace tra il mondo dell'arte, della moda e della musica, particolarmente in voga fra gli artisti dell’epoca che, tramite essa, esprimevano la loro creatività con il makeup. Ma non solo: l'estetica glam non si limita alla sola manifestazione artistica, bensì è un ampliamento di morali e convinzioni che si è affermato come una ribellione contro le norme sociali conservative dei tempi. Tramite questa espressione completa di sè paragonabile quasi a una maschera teatrale (con tanto di abiti luccicanti, trucco elaborato e acconciature scultoree) gli artisti glam hanno infatti potuto esternare il loro essere più autentico e provocatorio, in una vera e propria dichiarazione di identità. L’importanza di questa estetica dunque si può collocare anche nell’ambito della fluidità di genere e nel ruolo che ha avuto nello sfidare i confini predefiniti e nella celebrazione dell’individualità, grazie alla quale le rockstar glam si sono trasformate in creature alienate, androgine e magnificamente esagerate, ispirando l'immaginario di un'intera generazione.
Tra le icone glam più famose indubbiamente troviamo David Bowie, padre di questa estetica e colui che ha guidato questo fenomeno alla sua apoteosi, sperimentando con l'abbigliamento, il trucco e le esibizioni e la cui eredità vive ancora oggi nella cultura moderna.
Il glam al giorno d’oggi
È proprio da Bowie e dai suoi coetanei che le nuove generazioni di makeup artist e influencer prendono ispirazione per i propri look, trasformando il glam degli anni ‘70 in qualcosa di estremamente attuale e al passo con le tendenze del momento. Il ritorno del glam ai giorni nostri è infatti perfettamente in linea con quella corrente che premia l’irriverenza e l’esagerazione nel campo beauty e che si pone come atteggiamento sovversivo strettamente e inevitabilmente legato al makeup. Full faces, grafismi, disegni, glitter, applicazioni brillanti, gemme, perle e chi ne ha più ne metta: non esistono regole e non esistono limiti. Dai disegni astratti, le decorazioni e gli schizzi senza forma che incorniciano il viso e seguono le linee degli occhi, del naso, della bocca e delle sopracciglia, ai draping con diversi colori, proprio come una maschera vibrante piena di nuance diverse o un dipinto su una tavolozza, ai look che si concentrano invece più su applicazioni gioiello e glitter. I colori variano da tonalità fluorescenti, cariche e bold a nuance pastello, delicate ed eteree, passando per ombretti bianchi e sfumature metallizzate che ben ricordano il glam di una volta (argento e oro in primis, senza tralasciare il bronzo, lo champagne e tutte le vie di mezzo), in un tripudio di creatività e libertà. Dagli eyeshadow duochrome agli eye-liner, agli ombretti in pot a quelli polverosi, dalle paste teatrali agli ombretti che si illuminano con la luce, ogni texture è ammessa e può essere usata al di là della sua natura d’origine: da chi utilizza il gloss per ricordare i wet look a chi sperimenta con l'oggettistica incorporata al makeup. L’importante è che il risultato sia unico e inimitabile.
Come creare un full glam look
Sei stata attratta da queste vere e proprie opere d’arte su pelle e hai voglia di giocare con il makeup? La parola d’ordine è: sperimentare. Non seguire un’idea predefinita e lasciati trasportare dall’istinto: divertiti con prodotti diversi fra loro, accostali, sovrapponili e disegna sul tuo viso come farebbe un pittore con una tela. Per le prime volte, opta per qualcosa di astratto e materialistico, in modo da non dover mai ricominciare da capo se qualcosa non viene esattamente come te lo immaginavi, oppure aiutati con stickers e applicazioni per un risultato “minimo sforzo massima resa”. Se non ti senti sicura nell’iniziare con una full face già dalla prima volta, procedi per gradi e concentrati su occhi, labbra e in seguito guance e, quando te la sentirai, collega i puntini et voilà!
Se invece le tue skills in materia di makeup sono già abbastanza elevate, perché non mettersi in gioco con qualche raffigurazione particolare ed elaborata? Ritrai o rappresenta figure, elementi naturali, fiocchi, costellazioni o qualsiasi cosa ti venga in mente dando sfogo illimitato alla tua fantasia: a partire da zone del viso isolate, fino ad arrivare a una full face come si deve.