Ancora una volta sono stati i social come Instagram e TikTok - che pullulano di video di beauty addicted che condividono con gli utenti la loro routine mostrando i risultati prima e dopo - a decretare il nuovo trend più popolare del 2024 e questa volta il campo prescelto è quello dell’haircare. A tema capelli ad oggi sono moltissime infatti le tendenze che sono diventate virali riguardanti la cura della nostra chioma (come il hair detox o l’hai training) innalzando l’attenzione per la haircare a livelli mai visti prima, ma la spinta davvero finale è stata data dall’ultima ossessione del web: il hair oiling. Se ancora non sei a conoscenza dei suoi benefici, questa tecnica consiste nel combinare una serie di oli naturali da applicare sui capelli - dal cuoio alle punte - a modi maschera per renderli più sani, forti e per stimolarne nel tempo la crescita. Improntata sull’uso combinato di oli vegetali e oli essenziali per nutrire in sinergia la pelle del cuoio capelluto e i follicoli e per penetrare in profondità nei fusti, si serve di oli come quelli di cocco, di jojoba e di ricino (soprattutto per la cute), come oli vettori e oli essenziali - principalmente di rosmarino e menta, che sono fra i più amati - per la stimolazione del microcircolo.
Come si fa hair oiling?
Scelta degli oli
Il primo passaggio dell’hair oiling consiste nello scegliere gli oli che vogliamo utilizzare, tenendo a mente che sulla cute si userà un mix formato da un olio essenziale e un olio vegetale - perché il cuoio capelluto trarrà vantaggio dalle proprietà ossigenanti e fortificanti dell’olio essenziale, che però essendo molto forte, dovrà essere diluito in una quantità pari all'1% dell'olio vettore, che ne diminuisce la potenza mantenendone i benefici - mentre sulle punte applicheremo solamente l’olio vegetale.
Per esempio, per quanto riguarda gli oli essenziali, fra i più rinomati troviamo l’olio essenziale di rosmarino, conosciuto per la sua capacità di stimolare la crescita e contrastare la caduta dei capelli; l’olio essenziale di menta piperita dalle proprietà stimolanti, rinfrescanti e anti-forfora, che agisce calmando anche le irritazioni e i pruriti e regolando la produzione di sebo; l’olio essenziale di salvia, utilizzato soprattutto per il trattamento dei disturbi del cuoio capelluto o l’olio essenziale di lavanda, dalle proprietà dermopurificanti ma, specialmente, lenitive. Fra gli oli vettori più conosciuti invece troviamo l’olio di cocco, che aiuta a nutrire i capelli stressati e rovinati, l’olio di mandorla che ne migliora l’idratazione, l’olio d’oliva che aiuta a migliorare l’elasticità e previene lo sviluppo di doppie punte; l’olio di jojoba che idrata e stimola l’azione dei follicoli piliferi e infine l’olio di ricino, indicato specialmente come olio vettore per la cute.
Tutti questi oli possono essere applicati in rapporto 1:1, ma anche mischiati fra loro per un mix di benefici completo: nulla vieta quindi di utilizzare sulla cute due oli essenziali e un solo olio vegetale (mantenendo però sempre le promozioni adatte), così come mischiare fra loro anche due o tre oli vegetali diversi per le lunghezze.
Applicazione degli oli: si inizia dalla cute
Sul cuoio applicheremo dunque il mix olio essenziale-olio vegetale e subito dopo andremo a a massaggiare lo scalpo per un perfetto assorbimento dei prodotti con una spazzola in silicone oppure una spazzola in legno di bambù. Utilizzare un tool apposito aiuta sia a far penetrare meglio il trattamento e favorire la corretta irrigazione dei bulbi piliferi, sia a stimolare il microcircolo e l’ossigenazione della cute.
e si termina con le lunghezze
E ora si passa alle lunghezze: per riparare la struttura e risanare i capelli secchi e sfibrati applichiamo su tutti i fusti - prestando particolare attenzione alle punte - l’olio o gli oli spazzolando per far aderire bene il prodotto. Infine, lasciamo in posa per circa un’oretta e poi iniziamo con la routine sotto la doccia.