Viso e corpo

Skincare mixology: quali attivi di skincare si possono mischiare e quali no?

Questa è la guida definitiva da consultare ogni volta che vuoi provare un nuovo abbinamento, così non farai pasticci.

Non tutt* cerchiamo una skincare routine minimale in tre step. Molte di noi amano coccolarsi con doppia detersione, essenze, sieri e creme, che magari alterniamo e mischiamo diversamente a seconda dell’applicazione mattutina o serale. Ma più prodotti utilizziamo, maggiori sono gli attivi di skincare che mischiamo, strato su strato sulla nostra pelle, e maggiori sono le probabilità di fare disastri.

Non esiste un approccio giusto o sbagliato alla skincare: siamo tutte libere di scegliere quanti e quali prodotti mettere in faccia, anche considerando le esigenze della pelle di ognuna.

Ma se con il minimalismo è più difficile incappare in errori, quando diventiamo troppo creative e ci trasformiamo in piccoli chimici, allora sì che qualche problemino potrebbe fare capolino, molto probabilmente sotto forma di sfoghi e irritazioni per la pelle. Lo stesso può succedere anche cambiando improvvisamente i prodotti, passando da qualcosa a cui la nostra pelle è abituata a formule nuove che non sappiamo come la faranno reagire, per cui è sempre meglio introdurre o sostituire un solo prodotto per volta.

Facciamo una premessa. Spesso ci sentiamo dire che non bisogna mischiare alfa e beta-idrossiacidi, o comunque attivi irritanti, anche se poi li troviamo combinati in alcuni sieri. Ma allora qual è la verità? Semplice. Se una formula viene venduta in un certo modo sotto forma di siero, significa che le concentrazioni di attivi al suo interno sono state testate e sono sicure per la pelle. Diverso è il discorso quando invece siamo noi a mischiare formule con ingredienti attivi senza conoscerne le percentuali inserite, per esempio quando utilizziamo dei booster, che spesso e volentieri sono mono ingrediente.

“Tranne nel caso di pelle sensibile, molto spesso non ci sono veri problemi del mischiare nella stessa routine o nell’arco della giornata - quindi mattina e sera - attivi diversi”, spiega la cosmetologa Marilisa Franchini @beautycologa, “ma per questioni di sicurezza di preferisce suggerire di usarli a giorni alterni”.

Retinolo e acidi esfolianti da usare insieme

“Quando si vanno ad utilizzare attivi complessi e performanti che potrebbero dare irritazione - come il retinolo e gli acidi esfolianti - l’indicazione principale è quella di non usarli insieme. Soprattutto se è una nuova routine e la pelle non si è abituata, è facile che insorgano problemi”, dice l’esperta. “L’ideale è scegliere con quale ingrediente attivo iniziare e, dopo averlo utilizzato per almeno quattro settimane, se la pelle non ha dato problemi, solo allora si può introdurre un nuovo attivo complesso, ma in giornate diverse e di nuovo, dopo aver controllato come si comporta la pelle, si possono impiegare prima nell’arco della giornata, nelle due diverse routine e solo alla fine, se proprio è necessario, provare con il layering”.

Quando si mischiano ingredienti molto attivi di skincare è quindi importante vedere la reazione della pelle che, ci teniamo a ripeterlo, non è la stessa per tutti.

Niacinamide: con cosa non mischiarla

Mischiare niacinamide e vitamina C non dà problemi. Una vecchia ricerca degli anni ‘60 metteva in luce problemi legati alla produzione, ma ora sono superati e spesso si trovano anche combinate in alcuni sieri”, spiega Franchini. “Il dubbio sorge dal fatto che la niacinamide a ph bassi si trasforma in acido nicotinico e può dare fenomeni di irritazione, ma anche se applico un siero con acido ascorbico non ci sono problemi, perché la pelle fa da tampone. In questo caso è opportuno ricordare che, tra l’applicazione di un prodotto e l’altro, bisogna aspettare che il precedente venga ben assorbito prima di passare al nuovo layer. Prima si stende la vitamina C e poi la niacinamide”.

“La niacinamide va d’accordo con tutti i tipi di pelle e la concentrazione ideale è fino al 5%, anche perché a percentuali maggiori non aumenta l’efficacia. L’unico problema è quando la mischio con attivi a ph basso, come l’acido salicilico, ma se facciamo attenzione e aspettiamo che ogni strato venga ben assorbito, il problema non sussiste. Una regola aurea da tenere sempre a mente è che i cosmetici non si mischiano mai tutti insieme sulla mano e poi si applicano: bisogna fare un layer per volta e aspettare che si asciughi”.

Acidi skincare: cosa non mischiare

“Se troviamo diversi acidi nelle formule non ci sono problemi, perché queste sfruttano gli ingredienti in sinergia, ma non bisogna mai mischiare acidi da formule e sieri diversi”, mette in guarda la cosmetologa. “Un altro errore che si fa è quello di supporre che se si ha la pelle grassa, tutta la routine debba essere basata su prodotti a base di acido salicilico. No. Bisogna scegliere un prodotto, a seconda dello step in cui si preferisce impiegarlo”.

“I poli-idrossiacidi, come il gluconolattone o il lattobionico, sono acidi, ma non hanno attività esfoliante, quanto piuttosto hanno una funzione protettiva della barriera cutanea, quindi usarli nella stessa routine degli alfa e beta-idrossiacidi, può neutralizzare gli effetti negativi dell’ esfoliazione”.

Peptidi e vitamina c

“Esiste un peptide particolare, il copper peptide, che non va utilizzato con la vitamina c, altrimenti si ossida e la sua azione viene neutralizzata. Il copper peptide è riconosciuto dagli anni ‘70 come un potente antiage“.

Retinolo e peptidi

I peptidi sono un ingrediente star nella skincare, perché rallentano l’invecchiamento cutaneo e rendono la pelle più forte e resiliente. Sono una coppia vincente quando si parla di routine antiage, perché lavorano in sinergia e quindi sì, si possono utilizzare insieme senza problemi.

Mischiare acido ialuronico e vitamina C

“L’acido ialuronico è un acido ed è idratante, ma non esfoliante“, quindi non dà problemi di nessun titolo. Un accorgimento, quando usi la vitamina C, che sia sempre la prima che applichi sulla pelle appena detersa, e poi l’acido ialuronico.

Mischiare retinolo e vitamina C

“Quando si tratta di mischiare retinolo e vitamina C o acido ascorbico, il problema è che ci sono pelli che potrebbero essere sensibili a uno dei due ingredienti. A livello teorico si potrebbero utilizzare insieme in layering, ma è sempre meglio impiegarli in due routine separate - vitamina C di giorno e retinolo di sera - per evitare incidenti”, suggerisce Franchini.

Riproduzione riservata