Ancora una volta Antonio Marras incanta e ci fa scoprire nuovi aspetti della nostra storia culturale celati ai più, traducendoli in nuovi codici della bellezza che riempiono di senso un concetto di beauty che spesso sempre troppo superficialmente viene relegato in un ambito di vuota frivolezza.
Il make up si fa così strumento di comunicazione, diventanto parola dipinta sui volti ed è dalla parola, espressione del logos, che deriva il potere di autoaffermarsi e affrancarsi da una condizione di subalternità. E nel potere della parola infatti sta il diritto.
Antonio Marras rende omaggio così alla figura di Eleonora D'Arborea - il legame con la terra sarda e con le proprie radici è come sempre fortissimo - definita come una femminista ante litteram, iudicissa autrice della carta de logu in cui ritroviamo una visione sorprendentemente aperta per l'epoca nei confronti dei diritti delle donne.
Ecco cosa ci ha svelato il make up artist Ricky Morandin per Lierac a proposito del trucco realizzato: "L'ispirazione del look è un mix tra il medievale e il punk. Gli elementi di ribellione sono dei tatuaggi che rappresentano le leggi della carta de logu, dei piercing e un eyeliner ispirato sia al punk londinese che al becco di un falco. Come secondo look ho cercato di ricreare un'ombreggiatura rossastra lungo la rima inferiore della palpebra per rievocare le atmosfere medievali. La preparazione della pelle è fondamentale per garantire un'ottima resa e tenuta del trucco".
E a sublimare il beauty look, una spettacolare acconciatura ideata da Eugene Souleiman, insieme al team Wella Professionals guidato da Andrea Gennaro che racconta: "Il mix di ispirazioni viene espresso attraverso un hairstyle molto complesso: una piccola treccia al centro della testa che si divide e si trasforma in una cornice perfetta per il viso, dove le due trecce laterali si incrociano sul collo creando un movimento fluttuante."