La stiratura dei capelli è un trattamento che agisce sulla loro struttura, modificandone la forma. Cioè da ricci (o mossi) a lisci. Come è noto, i capelli si possono stirare da sole a casa con la piastra, ma in genere per stiratura si intende un servizio professionale eseguito in salone che impiega prodotti chimici a scopo lisciante permanente.
Stiratura capelli permanente
Per capire il trattamento lisciante permanente è doverosa una premessa, cioè conoscere la struttura del capello. Partiamo da una metafora, immaginando che il capello sia simile a una grande corda formata da altre corde più piccole e intrecciate tra loro. Quindi, il capello è il risultato di un "grande intreccio": più questo è stretto, più risulta forte e resistente. Per tradurre nella terminologia corretta, il capello è formato da un filamento di amminoacidi, ricchi in atomi di zolfo, che a sua volta si intreccia con altri filamenti che vanno sotto il nome di fibrille. Queste ultime, intrecciandosi, formano una struttura simile a una scala a chiocciola.
VEDI ANCHEBeautyCheratina, la proteina che fa bene ai capelli: tutto ciò che devi sapereCome fanno a essere uniti tutti questi intrecci interni? Grazie ai legami tra 2 atomi di zolfo, detti i ponti disolfuro, che si ripetono per tutte le fibrille dei capelli. Se si riesce a rompere questi legami, e di conseguenza a ricomporli in nuove posizioni, si può cambiare la forma dei capelli. Per esempio da riccia a liscia. Ecco spiegato il concetto che è alla base della stiratura permanente. Si chiama così perché liscia i capelli in modo permanente, o almeno finché la ricrescita non sostituirà del tutto la porzione del capello non stirata.
Per distinguerlo dalla permanente con cui si ottengono i capelli ricci, questo trattamento è noto anche con il nome di "contropermanente". È un processo che si ottiene chimicamente ed è questo il motivo principale per cui l'altro nome della stiratura permanente è stiratura chimica.
Stiratura chimica: che cos'è
Il procedimento per ottenere i capelli lisci in modo permanente necessita di tre ingredienti indispensabili: un agente che rompa i legami disolfuro della cheratina, una base alcalina e l’acqua ossigenata. Come funziona?
«Per stirare chimicamente i capelli il parrucchiere applica sulla chioma un agente capace di rompere i legami disolfuro (il più tradizionale è il tioglicolato). È proprio questo passaggio che permette di cambiare la forma dei capelli, cioè di passare da mossi o ricci a lisci in modo permanente. Tutto ciò avviene in presenza di un ambiente alcalino, cioè con ammoniaca, che rende più attiva la capacità del tioglicolato di rompere i legami disolfuro» - spiega Emanuele Didier, hair stylist de I Didier affiliato Compagnia della Bellezza.
«A questo punto il parrucchiere stira il capello con piastre apposite (di solito sono in ceramica 100% con temperatura che va dai 180° ai 200°). l calore serve ad accelerare tutte le reazioni chimiche che danno origine alla stiratura permanente. Infine l’acqua ossigenata costruisce nuovi ponti disolfuro in modo che il capello ottenga la forma desiderata, cioè liscia».
Negli ultimi 30 anni il tioglicolato e l’ammoniaca sono stati sostituiti da altre molecole con nomi diversi, ma che chimicamente si comportano allo stesso modo. È il caso dell’etanolammina, un derivato ammoniacale della più conosciuta ammoniaca.
Stiratura capelli con cheratina
«La stiratura con cheratina nasce circa 20 anni fa nei Paesi del Sud America con lo scopo di rendere liscio un capello che per sua natura è riccio e voluminoso, tanto da essere conosciuta come “stiratura brasiliana”. Inizialmente il trattamento alla cheratina veniva associato alla formaldeide per la sua capacità di mantenere stirati i capelli e di fissare le proprietà ricostituenti della cheratina» - continua l'hair stylist Didier.
Tuttavia, nel giro di pochi anni gli enti mondiali di ricerca e studio del farmaco haonno rilevat l'alta tossicità della formaldeide, vietandone l'utilizzo in alte concentrazioni. Va specificato che gli eventuali danni alla salute riguardavano più gli operatori, che avevano maggiori probabilità di inalarlo ripetutamente, più che i clienti che si sottoponevano occasionalmente al trattamento lisciante. Dal 2010 è ammesso l’uso di formaldeide e derivati della stessa in quantità non superiori allo 0,2% e solo in prodotti a uso professionale, non vendibili al consumatore finale.
VEDI ANCHEBeautyRicostruzione dei capelli: il trattamento che restituisce un aspetto sano alla chiomaMa perché nel trattamento lisciante in modo permanente si usa la cheratina? «Innanzitutto, ricordiamo che la cheratina è la proteina principale che compone i capelli. E poi con l'aiuto del calore riesce a penetrare nella struttura del capello componendo nuovi legami di ponti disolfuro, quelli stessi che precedentemente sono stati rotti con agenti chimici allo scopo di modificare la forma del capello» - spiega Didier.
Un tempo la cheratina era principalmente di provenienza animale, cioè estratta dalla lana delle pecore. Ma l’origine animale esclude i consumatori vegani e in genere pone interrogativi di carattere etico: per questo motivo negli anni più recenti è stata formulato un altro tipo di cheratina di derivazione vegetale. La si estrae per esempio dalle proteine del riso e del grano. E successivamente la si lavora in modo da poter essere usata in ambiente acquoso, da qui il nome di cheratina idrolizzata.
La stiratura rovina i capelli?
Quando si parla di trattamenti liscianti chimici il dubbio che rovinino i capelli c'è sempre. «In realtà, molto dipende dal tempo di posa e dalle accortezze del parrucchiere. A volte prolungare i tempi anche solo di pochi minuti può nuocere alla salute dei capelli, bruciandoli. E poi conta anche la frequenza con cui ci si sottopone alla stiratura: il tempo minimo suggerito per ripeterla è di circa ogni 4 mesi. Se si supera tale intervallo, si rischia di spezzare i capelli» - dice Didier. Potremmo concludere che spesso i danni sono imputati erroneamente agli ingredienti, quando in realtà un grande ruolo lo gioca l'esperienza del parrucchiere. Sarà quest'ultimo poi a ricostituire la struttura del capello con trattamenti ricostruttori o consigliando i prodotti nutrienti da usare a casa.
Durata e costi
La stiratura dei capelli dura circa 6 mesi, ma molti clienti riferiscono che i capelli restano lisci per un tempo superiore. I trattamenti liscianti più nuovi permettono, inoltre, di dosare il grado di liscio, facendo persistere per esempio un movimento naturale. Il risultato finale, più o meno liscio, si decide insieme al parrucchiere che in base alle esigenze calibrerà la reazione chimica. Sono banditi quindi gli effetti super piatti dall'aspetto un po' artificioso, uno dei timori ricorrenti.
«In ogni caso, tutte le stirature chimiche eliminano il crespo e facilitano la messa in piega una volta a casa. Asciugare i capelli comporterà tempi decisamente ridotti, perché non si avrà più bisogno né del brushing con la spazzola né della piastra. Un po' di phon e si è subito pronte! Per quanto riguarda la manutenzione, sarà importante preservare la bellezza dei capelli con shampoo e conditioner dall'azione ricostituente» - precisa l'hair stylist.
I costi? Variano dai 100 euro in su, e dipendono dalla lunghezza dei capelli. Il nostro suggerimento è di chiedere sempre il preventivo al parrucchiere e regolarsi di conseguenza.
Stiratura capelli fai da te
Ci si può stirare i capelli in modo permanente da soli? La risposta è no, dato che i prodotti che rompono i ponti di solfuro sono ad uso esclusivo dei saloni. E se anche li si dovesse trovare nei negozi per acconciatori, il rischio di ritrovarsi con i capelli rovinati è molto elevato. Basta un tempo sbagliato, un risciacquo non accurato e una piastra inadatta per dover poi ricorrere a un taglio netto. Ne vale la pena? Meglio "ripiegare" sulla semplice stiratura con la piastra.