Per la chioma si tratta di un cambiamento epocale: passare dai trattamenti chimici a quelli naturali, infatti, impone di rivedere completamente le proprie abitudini, abbandonando trattamenti come permanente, stiratura e schiariture in favore dei poteri benefici e ristrutturanti di attivi naturali, fondamentali per la salute dei capelli. Come spiega Matteo Pantani, AD di Phitofilos ed esperto di piante tintorie, «Le erbe fanno naturalmente quello che il colore chimico prova a fare con mille lavori tecnici: dare un riflesso multisfaccettato e tridimensionale, un movimento vibrante di colore sulla chioma. Le erbe, infatti, non restituiscono mai colori piatti, ma illuminano a seconda delle venature naturali di chi le utilizza. Inoltre, avendo innumerevoli principi attivi, le piante donano tanta salute alla chioma». Una soluzione perfetta per riscoprire la naturalezza dei capelli, tanto in termini di colorazione e texture, quanto di scelta degli attivi curativi, da dedicare al benessere delle lunghezze. Un passaggio graduale, per cui serve pazienza e l'aiuto di un parrucchiere esperto, ma che potrebbe riservare più di qualche piacevole sorpresa.
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Quali sono i trattamenti naturali migliori e quali processi chimici possono sostituire?
Prima di avvicinarsi al mondo dei trattamenti naturali per capelli è importante sottolineare che non si tratta di veri e propri trattamenti sostitutivi. «I prodotti vegetali per la cura del capello, infatti, sono pensati per esaltarne le caratteristiche naturali, riportando la chioma a uno stato di salute. D'altra parte, è importante ricordare che le piante non possono cambiare la struttura della chioma, al contrario di quanto avviene con i trattamenti chimici», specifica Pantani. Non è, dunque, possibile passare dai capelli lisci al riccio o viceversa. «Le erbe non possono rompere la struttura capillare e rinsaldarla come fa la permanente o la stiratura. Ciò che si può fare è rispettare le potenzialità della chioma, ridando elasticità ai ricci naturali o lucidando quelli lisci».
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Passare dalla tinta chimica a quella naturale
La colorazione vegetale non può stravolgere la base naturale dei capelli. «Il trattamento chimico classico destruttura il capello, per mettere all’interno di esso del pigmento sintetico. Le erbe tintorie, invece, lavorano per appoggio, creando uno strato sul capello con il pigmento vegetale. Questo è il motivo per cui le piante possono dare colore e riflessi sulla base di partenza, ma non possono schiarirla veramente, perché non possono aggredire la sua struttura capillare, depigmentandola». Le uniche schiariture possibili, infatti, possono essere realizzate sfruttando le erbe per eliminare le stratificazioni di colore vegetale, dando l'impressione che la chioma sia più chiara.
Un vantaggio delle tinte naturali rispetto a quelle chimiche è la durata. Come chiarisce Pantani, infatti, «a differenza dalle credenze comuni, il colore vegetale può durare anche più di una tinta. Nel tempo può scaricare un po’, ma basta “rinfrescare” il colore per ottenere nuovamente una nuance piena e vibrante».
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I trattamenti volumizzanti con le erbe
Visti i risultati sorprendenti sulla salute della chioma, le erbe tintorie si rivelano alleate perfette per dei trattamenti rinforzanti e volumizzanti, spesso dai risultati più soddisfacenti rispetto a quelli realizzati in laboratorio. In questo caso, però, è importante affidarsi a erbe tintorie che non agiscano depositando il colore sulle lunghezze, ma "in trasparenza", ristrutturandole e lucidandole.
Il protocollo per passare dai trattamenti chimici a quelli naturali per capelli
Scegliere un approccio naturale alla cura, alla colorazione e al trattamento dei capelli impone, per i saloni, un approccio trasparente e una notevole abilità nella gestione dei prodotti e delle erbe da dedicare alla chioma. Questi sono i passaggi suggeriti da Matteo Pantani per iniziare il proprio percorso verso i trattamenti naturali:
- Consulenza: necessaria per conoscere la storia della chioma, aspettative e risultati desiderati;
- Patch Test: non sarebbero necessari per le piante, ma permettono di identificare eventuali “intolleranze”(un effetto raro, ma che può capitare);
- Preparazione del capello: prevede la pulizia del vecchio colore con trattamenti specifici e 100% naturali;
- Detossinazione della cute con miscele vegetali apposite.
In questo modo, la chioma risulta nuova, "pulita" da ogni traccia di trattamenti chimici e pronta per essere tinta o trattata utilizzando ingredienti green ed erbe naturali.
Quanto tempo ci vuole per far tornare la chioma al naturale?
«Dipende dai casi, dalla storia del capello e dai trascorsi della cliente», chiarisce l'esperto. «In generale, però, occorrono circa 2 appuntamenti per eliminare i trattamenti chimici dai capelli e intraprendere un percorso verso il naturale».
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L'ideale sarebbe attendere un paio di settimane tra trattamento chimico e naturale ma, con le giuste procedure, è possibile eseguire la colorazione naturale anche subito dopo la pulizia del vecchio colore chimico. «La pulizia del colore, infatti, viene effettuata con prodotti 100% naturali proprio per evitare barrature evidenti tra la tinta chimica e quella realizzata con le piante», spiega Pantani.
Come modificare le proprie abitudini casalinghe
Per preservare i benefici ottenuti in salone, ovviamente, occorre scegliere anche una haircare routine casalinga biologica e naturale. «Bisognerebbe sempre scegliere prodotti certificati, possibilmente privi di siliconi, SLES e parabeni. Un passaggio fondamentale per detossinare cute e capelli, che beneficeranno finalmente di trattamenti meno aggressivi», chiarisce Pantani. «Dopo aver completato il primo trattamento vegetale in salone, poi, si può proseguire con impacchi detossinanti e rinforzanti a casa, rigorosamente a base di attivi naturali, biologici e - ovviamente - certificati», conclude l'esperto.