Tra le tecniche di schiariture dei capelli, lo shatush resta sempre sulla cresta dell'onda. Anzi, la metafora calza a pennello, visto che l'effetto sulla chioma è come quello che si ottiene dopo una vacanza al mare, quando l'obiettivo è mantenere i riflessi dati dal sole estivo. Dopo anni di shatush con schiariture a contrasto, nel 2021 si torna a un effetto più graduale. Nel complesso il risultato finale è molto naturale con stacchi di colore più o meno impercettibili. In virtù di questa naturalezza, la nuova tecnica dello shatush ricorda quella del balayage, con la differenza che le pennellate di colore più chiaro sono disposte in modo orizzontale. Il balayage, invece, segue un andamento in sezioni verticali.
Shatush biondo
La particolarità dello shatush biondo consiste in una scoloritura non definita, ma morbida e destrutturata, proprio come accade ai capelli biondo cenere dopo l'estate. Il fascino di questa tecnica di schiaritura, ormai un evergreen, consiste proprio nel fatto che ha qualcosa di soave come la brezza marina e il calore del sole. Che nella pratica vuol dire: non capire bene dove inizia la schiaritura e dove termina il colore naturale dei capelli. Per questo motivo, è sui capelli lunghi che lo shatush dà il meglio di sé: c'è più "materia" per esplorare tutte le tonalità del biondo o del caramello. Nella foto in alto, un look di Kemon collezione 2021.
Oltre al tipico effetto di chioma sunkissed, il nuovo shatush piacerà molto perché non lascia un'antiestetica ricrescita, come accade per le colorazioni nette e monocromatiche. A ciò si deve tutta la sua praticità che fa sì che si possa ritoccare lo shatush persino dopo 3 mesi, senza che nel frattempo si abbia un aspetto disordinato. Nella foto in alto un look Franck Provost della collezione 2021.
Come si ottiene lo shatush
La tecnica della schiaritura è quella della decolorazione dopo aver cotonato i capelli. In questo modo, non si ottengono linee rigide più chiare, come accade per i colpi di sole e le meches: al contrario, si ottiene un effetto di schiaritura quasi casuale. Un effetto ulteriormente favorito dai colpi di pennello a mano libera. Per avere un'idea, immagina di essere in vacanza e di legare i capelli (lunghi) sotto il sole: in fondo è il caso a decidere quale sezione di capelli sarà schiarita. Schiarire i capelli con metodo shatush prevede proprio questo tipo di casualità: si divide la testa in sezioni e poi si cotonano le ciocche, sulle quali verrà applicato il decolorante dalle radici alle punte. Il tipico arruffamento dei capelli cotonati crea l'effetto morbido che caratterizza lo shatush. Il biondo è quasi spazzolato!
In alto un look di Capellimani del 2021.
Per chi è indicato lo shatush? In realtà, tutte le tipologie di capelli possono permettersi lo shatush: non ci sono controindicazioni se non quelle generiche per tutti i trattamenti chimici. Bisogna assicurarsi che il proprio colorista adoperi prodotti di alta qualità e una grande professionalità. Solo ce si affida a un esperto del colore, si è sicure di poter controllare i gradi di schiaritura naturale, che altrimenti perderebbe il suo fascino di simulare il ricordo di una vacanza estiva. In alto un look Coppola del 2021.
Come si sceglie lo shatush giusto
I fattori da tenere presenti sono due: l’incarnato e il colore di base. Chi ha una pelle da pallida a media e capelli castano chiaro può scegliere i colori caldi sul miele, mentre chi ha pelle olivastra e occhi scuri è meglio che vada verso tonalità fredde come il sabbia. Il vero problema per chi tende al bruno, è quello di evitare il "rischio arancione", dato dal fatto che nelle chiome castane, artificiali o naturali, sono presenti sottotoni rossi.
Chi invece ha una carnagione rosata e capelli cenere può osare il biondo irlandese che ha riflessi quasi rosati, bello perché evita l’effetto slavato sul viso. E chi ha chiome rosse? Se a quelle mogano la schiaritura sarebbe da sconsigliare (diventano rosa-fucsia), le ramate possono invece schiarire di un paio di toni le lunghezze. Nella foto in alto un look Wella collezione James 2021.
Shatush sui capelli lunghi
Sui capelli lunghi e leggermente scalati lo shatush dà il meglio di sé: in questo caso è sempre meglio stare il più possibile lontani dalla radice e schiarire le ciocche lungo tutta la linea di attaccatura dei capelli in maniera degradante, per dare più luce al viso, ma evitare anche che, raccogliendoli, ci si veda troppo scure. Per questo spesso si gioca anche con due tonalità diverse, una più chiara sulle punte e una media a metà lunghezza. Il trend, in generale, è comunque quello di usare sempre tecniche a mano libera, in cui è il parrucchiere a decidere dove applicare più o meno colore. Nella foto un look Framesi collezione 2021.
Come mantenere lo shatush
Le nuove formule decoloranti sono sempre più delicate e rispettose della fibra. Ma i capelli schiariti sono comunque capelli a cui è stato tolto del pigmento aprendone le squame. Quindi vanno coccolati. Come per tutte le chiome trattate in generale, è meglio scegliere sempre prodotti senza fosfati: resteranno più luminose e il colore durerà di più. Per mantenere lo shatush morbido e lucido è bene usare uno shampoo idratante, meglio se a base vegetale, seguito da un balsamo o da una maschera che contenga aminoacidi: questi ultimi servono a riparare e ricompattare la fibra. Una volta asciutti, si può usare un fluido ristrutturante senza risciacquo. In alto un look di TONI&GUY.
Col tempo, però, si incorre in un altro pericolo: che il colore perda intensità e le ciocche schiarite virino al giallo. Per evitarlo, basta utilizzare ogni due lavaggi un prodotto tonalizzante blu-violetto (si trova facilmente nei negozi specializzati). Si utilizza come uno shampoo normale, ma si lascia in posa un paio di minuti come una maschera : così il rischio color paglia è scongiurato. Nella foto in alto un look L'Oréal Professionnel.
Il nuovo shatush
Il nuovo shatush vede protagonista la tecnica dello Sculptoning. Il metodo consiste in ciò: si tratta di utilizzare i capelli come una preziosa materia prima su cui l’hairstylist può scolpire volumi a mano libera attraverso diverse tonalità di biondo. Proprio come il contouring per il make-up, la tecnica dello Sculptoning dà vita a tonalità più scure per scolpire e valorizzare i capelli biondi. Il colore viene applicato dall’hairstylist con pennellate a mano libera sulle aree che si desidera esaltare, creando sezione più scure in punti strategici. Nella foto un look Davines.
Shatush castano
Sui capelli castani lo shatush prevede schiariture color miele e caramello che si discostano dal colore di base di 2 toni. L'effetto è pur sempre molto naturale, proprio come una chioma baciata dal sole. Nella foto in alto un look Evos.
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