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Body Positivity: come amare il proprio corpo?

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Quella con l’immagine che si vede riflessa nello specchio, a volte, è una vera e propria lotta. Colpa delle pressioni sociali, di messaggi body positive sempre più tossici e, di conseguenza, di tantissima insicurezza. 

Accertarsi e amarsi è una missione lunga una vita. L’immagine che abbiamo di noi stessi, infatti, è influenzata da una serie infinita di fattori: il contesto famigliare, i social e i media, infatti, rappresentano un reminder costante di come la società vorrebbe fosse il nostro aspetto fisico. Dai capelli all'altezza, dai lineamenti alla silhouette, guardarsi allo specchio con amore può rivelarsi una sfida. I fattori che concorrono nell'imparare come amare il proprio corpo sono tantissimi e, proprio per questo, ridurre l'accettazione di sé a una mera questione di autostima non potrebbe essere più riduttivo.

Come fare? La prima cosa da fare è informarsi e comprendere come la rappresentazione dei corpi e della normalità venga manipolata, allo scopo di raggiungere una vera consapevolezza e nel rispetto dei valori della Body Positivity. Per ritrovare un po' di fiducia, invece, un aiuto considerevole può venire dal mondo della bellezza. Sentirsi bene e percepirsi belli, infatti, è un vero e proprio lavoro, che può essere facilitato dal rossetto giusto, da una tinta luminosa o da una crema corpo profumata. L'obbiettivo è mostrare alla mente, ipercritica, tutto il nostro valore. Ricordandosi che, ovviamente, l'aspetto fisico non è la cosa più importante.

Come amarsi di più: difendersi dalla body positivity tossica

All'inizio, il movimento Body Positive non era altro che un'orgogliosa rivendicazione e celebrazione del corpo, in particolare delle fisicità considerate oversize, che pretendevano una maggior rappresentazione. I progressi ci sono stati, è innegabile: dalla moda al beauty, l'inclusione è diventata la missione di molte aziende, nel tentativo di dare dignità a tutti i corpi, al di là di fat shaming e abilismo. Purtroppo, la Body Positivity è diventata altrettanto velocemente una questione di marketing. L'inserimento delle cosiddette plus size nelle campagne o in passerella è diventata più una strategia pubblicitaria, che non una reale integrazione della normalità. Ne è la riprova la rappresentazione fittizia che viene data delle "taglie forti", spesso perfette silhouette a clessidra con le curve proprio nei punti giusti. Un'accettazione e una body neutrality senza valore, utilizzata unicamente allo scopo di placare le critiche.

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Vergogna e accettazione di sé: amarsi al di là delle pressioni sociali

La ricerca della perfezione è, forse, il mito del XXI secolo. E, in questo, il beauty può rivelarsi un'arma a doppio taglio: da un lato, infatti, formulazioni leggere e Skin Positivity permettono di abbracciare la propria bellezza naturale, acne, vitiligine e imperfezioni comprese; dall'altro, make up e interventi di medicina estetica possono rivelarsi una facile scorciatoia per rispettare gli impossibili stardard imposti dalla società. Ecco allora che vergogna e amare il proprio corpo divengono due facce della stessa medaglia, da bilanciare accuratamente per superare le pressioni sociali senza estremismi.

Probabilmente, l'opzione migliore è trovare il modo di fare i conti con sé stessi e con la propria autostima: la volontà di migliorarsi e di mostrare il meglio di sé, infatti, non deve essere demonizzata, né divenire un'ossessione. La chiave è l'equilibrio, ovvero, evitare di trasformare il semplice desiderio di sentirsi bene in una spasmodica ricerca di perfezione. Specialmente, se l'unico scopo di compiacere gli altri.

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Semplici esercizi per guardarsi allo specchio con occhi nuovi

A volte, per imparare come amare il proprio corpo, occorre semplicemente imparare come guardarsi allo specchio. In psicologia, infatti, esiste un esercizio chiamato di esposizione progressiva, che permette di imparare ad accettarsi progressivamente, osservandosi giorno dopo giorno. L'esercizio consiste nello stare davanti allo specchio senza nascondersi, guardandosi per prendere consapevolezza dei propri pensieri positivi e negativi rispetto alla propria immagine corporea. Ed esponendosi alla propria immagine per un tempo progressivamente sempre maggiore. Lentamente, l'obbiettivo è focalizzarsi su ciò che è positivo. E, perché no, magari utilizzare i cosmetici per evidenziare ciò che amiamo di noi, sottolineando il sorriso con il rossetto o le smagliature con un illuminante.

L'amore per il proprio corpo, poi, passa anche per l'accettazione degli altri. Il nostro atteggiamento, infatti, dovrebbe essere non giudicante. Imparare a vedere le persone per quello che sono e non per come appaiono, infatti, può aiutare a ridurre la necessità di giudicare negativamente anche sé stessi.

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