Capelli

Vuoi cambiare colore di capelli? Ecco 10 cose da sapere

Cambiare colore di capelli

Una donna che si taglia i capelli è in procinto di cambiare la sua vita, diceva la mitica madame Coco Chanel, ma anche cambiare il colore di capelli è sintomo di voglia di rinnovamento! Tutto sta nel capire quale colore può valorizzarci, ed evitare invece un colore che ci penalizza. Segui questo decalogo per sapere tutto sul cambio colore, per fare la scelta giusta per te

Oltre il 60% delle donne italiane interviene sul suo colore naturale di capelli avvalendosi di tinte e schiariture, ed il settore dell’hair styling è un mercato che in Italia vale 570 milioni di Euro, con un fatturato di 7,5 milioni di Euro. I numeri parlano chiaro: noi donne (ma anche molti uomini ormai!) cerchiamo soluzioni per migliorare la nostra immagine, e i capelli, sono un “accessorio” fondamentale, che indossiamo tutti i giorni e che contribuisce in modo sostanziale alla percezione del viso.

Abbiamo chiesto ad un esperto del colore, l’hair stylist Angelo Taverniti, le cose più importanti da tenere in considerazione quando si vuole cambiare colore di capelli, e con i suoi 30 anni di esperienza, ci ha aiutato a stilare il decalogo del cambio colore: da oggi per noi la tinta ai capelli non ha più segreti!

1. Tipologie di tinte e manutenzione

Le 4 principali categorie di prodotti per tingere i capelli sono: quelle naturali, a base di terre tintorie (tipo l’henné); le tinte ad acqua; le tinte con e senza ammoniaca.

Se il tuo obiettivo è coprire i primi capelli bianchi e ne hai meno del 40% potresti optare per la soluzione naturale, che tra l’altro, ha durata media di un mese e mezzo (fino a due mesi) ed è la tinta meno invasiva.

Le tinte ad acqua invece coprono un 60% di capelli bianchi e richiedono una manutenzione con cadenza mensile; infine le tinte con e senza ammoniaca, richiedono una manutenzione obbligatoria ogni 25 giorni (fino ad un massimo di un mese) perché oltre questo periodo si inizia a vedere l’effetto “riga” di ricrescita.

Le tinte meno invasive sono quelle a base di terre tintorie e quelle semipermanenti, ma se hai molti capelli bianchi da coprire potrebbero non essere la soluzione giusta per te.

2. Il colore di capelli, in base alla carnagione

Scegliere il colore di capelli giusto non è affatto facile! Mai basarsi solo sui colori di tendenza, perchè la scelta giusta scaturisce da un'analisi dalla tipologia di incarnato e dal colore degli occhi.

Ad esempio se hai una pelle olivastra con occhi scuri oltre a supportare bene i castani intensi e il nero, puoi portare bene anche un biondo, ma che sia un biondo freddo, platino. Se invece hai una carnagione molto chiara con occhi chiari, anche se si potrebbe pensare che il biondo è il colore che sta meglio, al contrario potrebbe renderti “scialba” e allora è meglio optare per un colore più intenso oppure più ramato.

Per questo è importante avvalersi di un professionista con molta esperienza sul colore, aggiornato sulle tecniche e sui prodotti di nuova generazione, che sarà in grado di fare una valutazione sia a livello di immagine, sia a livello di tipologia del capello, per proporre la soluzione migliore per non danneggiarlo. Tinti sì, ma i capelli devono comunque restare sani!

3. Colore e taglio di capelli: il giusto abbinamento

Il colore giusto può radicalmente cambiare, in meglio, la percezione di un taglio, e viceversa! In linea generale se porti un taglio pieno e pari (ad esempio un caschetto pari con frangia piena alla Valentina di Crepax) è perfetto un colore intenso, che dà ancora più “corpo” al taglio.

Se porti un taglio scalato vanno invece schiarite alcune zone in modo da mettere in risalto la scalatura e ottenere un bel movimento. Non è necessario esagerare con le schiariture, basta un tono in meno rispetto al proprio colore naturale.

Se infine porti un taglio asimmetrico la parte corta va portata scura, mentre la parte lunga va portata schiarita con uno shatush o un balayage per dargli movimento.

4. Balayage, shatush, ombre: le 3 tecniche di schiaritura più usate

Che differenza c’è tra queste 3 tecniche? Balayage e shatush hanno lo stesso obiettivo: ottenere delle schiariture dall’effetto naturale, come se fossero scaturite dal sole al mare, per dare luminosità e movimento alla chioma. L’effetto non è quello del classico colpo di sole, che forma delle “righe”, ma è più sfumato e meno netto.

La differenza principale sta nella tecnica di esecuzione. Sarà il parrucchiere a proporre la tecnica più adatta in base al risultato da ottenere e alla tipologia di capello e taglio, ma se hai già un’idea di come li vorresti è utile recarti dal parrucchiere con qualche immagine di riferimento perché il consiglio del parrucchiere è vitale, ma è altrettanto importante che tu ti piaccia e ti senta a tuo agio con un nuovo colore!

Mentre balayage e shatush ricreano l’effetto schiaritura da sole, la tecnica dell’ombre è quella che concentra la schiaritura sulle punte, con una porzione nettamente schiarita rispetto al resto dei capelli. Può essere interessante ma richiede uno styling perfetto sempre, e quindi una messa in piega settimanale, viceversa potresti risultare un po’ “trasandata”.

Quando vuoi schiarire i capelli informati sempre sui prodotti che vengono usati: i prodotti da schiaritura contengono dei decoloranti che sono aggressivi per il capello, per questo è importante che siano di ultima generazione. Negli ultimi anni infatti si usano degli agenti protettivi inseriti all’interno dei decoloranti che hanno la funzione di proteggere la fibra capillare.

5. Colori particolari, i più difficili da ottenere

Se stai pensando di diventare bionda platino, o grigia argento, o un colore pop come il rosa o il viola, ma non sei già di base bionda, inizia ad armarti di santa pazienza! Partendo infatti da un colore medio, come il castano, ci vogliono circa 5-6 mesi per arrivare a quella bellissima e chiarissima tonalità glaciale che hai in mente.

Se addirittura parti da una base ancora più scura, tipo il castano scuro o il nero, per non distruggere completamente la fibra del capello, oltre a metterci più di mezz’anno per ottenere il risultato atteso, dovresti anche mettere in conto di tagliare i capelli corti.

6. Capelli tinti: ogni quanto tagliarli per mantenerli sani

Puoi trovarti in due situazioni: la prima è avere un taglio che, per restare perfetto, richiede l’intervento del parrucchiere ogni mese e mezzo, ad esempio un taglio corto, e allora sai già che oltre il mese potrebbe apparire sottotono. La seconda è avere un taglio scalato medio o lungo e allora non è necessario tagliarli proprio ogni mese, ma è consigliabile, per averli sani e curati, spuntarli ogni 3 mesi.

7. Invecchiare o ringiovanire: la relatività del colore di capelli

La resa dei colori dei capelli è molto soggettiva, e dipende dall’incarnato della persona, dal taglio che porta, dallo stile e dall’età. Uno stesso rosso rame su una donna può ringiovanirla e illuminarla, su un'altra può avere l'effetto opposto. Informazioni generiche tipo “il biondo illumina” sono relative, e non assolute!

Detto questo bisogna stare più attente a scegliere il colore giusto a partire dai 50 anni in su. Un nero pieno ad esempio getta ombre sul viso e può indurire i lineamenti accentuando anche le rughe, così come un biondo platino può essere una scelta che ringiovanisce, ma solo se abbinata ad un taglio grintoso, tendenzialmente corto.

A parte i colori netti, come il platino e il nero, che richiedono attenzione per armonizzarsi con il taglio, quando vuoi cambiare colore, il consiglio è quello di cercare di non snaturare completamente la tua radice naturale e di lavorare col colore sulle lunghezze. Del resto madre natura non sbaglia, armonizza il colore di capelli al tuo incarnato, e questa è la combinazione più efficiente in assoluto!

8. Passare al bianco

Oltre ad essere un trend del momento è anche una bella comodità non essere più legate alla tinta e sfoggiare una bella chioma argentea. Se hai un 80% di capelli bianchi e ti piace l’idea, potresti optare per diventare “total white”!

Se invece sei scura e di capelli bianchi ne hai, ma non tantissimi, devi mettere in conto di passare da colorazioni intermedie e tagliare i capelli medio-corti, per non stressarli troppo. Le tempistiche per diventare bianca partendo da un colore medio-scuro vanno dai 6-7 mesi in su.

Un ulteriore consiglio: inizia il processo in primavera-estate perché il sole aiuta nel processo di schiaritura. Una volta bianca, o sale e pepe, o argento, fai attenzione ad una cosa molto importante: anche questi colori vanno “migliorati”, perché tendono ad ingiallire, soprattutto se sei una fumatrice! Una volta ogni 20 giorni potresti fare una colorazione diretta molto leggera che serve ad illuminare i riflessi argentei e tenere a bada gli anti-estetici riflessi gialli.

9. Capelli rossi, che passione!

Se ci basiamo su quanto disse la focosa Lucille Ball, mitica attrice degli anni 50, “Almeno una volta nella vita ogni uomo ha il diritto di perdere la testa per una rossa mozzafiato!”, vorremmo essere tutte delle seducenti rosse, per piacere di più ai nostri uomini! Ma se hai osato un rosso pieno che ora non ti piace più e vuoi tornare com'eri prima, allora devi mettere in conto che per eliminarlo completamente ci vogliono circa 2 – 3 mesi. Il metodo del decapaggio, quello che elimina il rosso in una sola seduta, è troppo aggressivo. E’ sempre consigliato un metodo che fa sbiadire il rosso piano piano, pena dover pazientare qualche mese.

10. Come mantenere il colore a casa

Posto che, come abbiamo ormai capito, il colore è sempre bene farlo da un professionista, poi va mantenuto corposo e lucido fino alla successiva seduta. Per questo motivo, se tingi regolarmente i capelli, e a maggior ragione se li schiarisci, è quasi obbligatorio adottare una strategia di nutrimento dei capelli con prodotti come maschere e olii ristrutturanti. Volendo, se porti una tinta intensa, nella maschera che usi dopo lo shampoo, il tuo parrucchiere può inserire qualche goccia del tuo colore per mantenerlo sempre vivo.

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