Alzi la mano chi non è mai comparso l’occasionale brufolo premestruale. Brutto e doloroso, fa capolino - tendenzialmente sul mento - un paio di giorni prima del ciclo per ricordarti che anche se sei stata ligia con la skincare, ci sono delle cose che non puoi controllare.
Gli ormoni sono responsabili di questo e molto altro: umore a parte, lo squilibrio tra estrogeni, progesterone e testosterone - sì, anche lui - lo si legge letteralmente in faccia e sul corpo. Comparsa dei primi segni di invecchiamento, peluria, pelle secca o asfittica, perdita di tono ed elasticità, sono tutti da imputare a loro.
Ma vediamo nel dettaglio cosa sono gli ormoni e cosa ognuno influenza nello specifico. Lo spiega la Dott.ssa Eleonora Iachini, ginecologa, medico estetico e opinion leader Filorga.
Cosa sono gli ormoni
“Gli ormoni sono dei messaggero che trasmettono segnali ben precisi da una cellula all’altra. A livello cutaneo giocano un ruolo fondamentale. Il trofismo, la vitalità e il tono della pelle dipendono direttamente dagli ormoni. La pelle infatti è un organo che presenta diversi strati di spessore e che variano da zona a zona del corpo ma - cosa fondamentale - è modificata dal livello di ormoni circolanti”, spiega la dottoressa.
“Pensiamo per esempio all’adolescenza, quando a causa di variazioni ormonali può virare verso una tendenza acneica. Anche in menopausa o quando si prende una pillola a bassissima concentrazione di estrogeni, possiamo ritrovarci con una pelle assottigliata e meno elastica. Elasticità e compattezza della pelle vengono garantite da un corretto equilibrio ormonale”.
Testosterone, estrogeni e progesterone
”Gli ormoni che interessano la pelle sono tre: estrogeni, progesterone e testosterone”, dice Iachini.
”Il testosterone è un ormone maschile, responsabile dei peli, porta ad avere un tipo di pelle grassa e l’adipe si posiziona nelle zone più “maschili”. Il testosterone è importante per la sessualità e l’energia. Nel momento in cui c’è carenza si nota anche a livello cutaneo si tende ad invecchiare più velocemente. Anche la muscolatura ne risente: è meno tonica e iniziano a comparire segni di fragilità capillare. Cambia anche il tono dell’umore. E poi è l’ormone colpevole della cellulite”.
”Gli estrogeni sono i tipici ormoni femminili. La loro presenza influenza in maniera importante il lato estetico di noi donne, poiché inducono i tessuti a lavorare in maniera corretta: sono un anti-ageing naturale. A livello ormonale interessano l’utero, il seno e gli organi della riproduzione in generale. A livello estetico sono responsabili della luminosità cutanea, regolarizzano la produzione di sebo e la capacità cutanea di trattenere l’acqua. Gli estrogeni aiutano anche la resistenza delle ossa. A livello cutaneo vanno ad attivare la produzione di fibre elastiche pro-collagene. Sono un vero e proprio alleato di bellezza, perché legati alle rigenerazione tessutale, cioé la capacità del nostro organismo di riparare i danni.
”Il progesterone è l’ormone della calma. È un ormone molto importante perché è responsabile dell’equilibrio psicofisico delle donne. Nelle giovani donne con acne si modifica e ha uno stretto legame con piccoli squilibri dovuti a stress, alimentazione e ritmo circadiano (sonno/veglia) alterato. Nelle donne con ciclo irregolare, o dopo i 40 anni, il progesterone viene prodotto in quantità insufficiente: si bruciano meno calorie e a il metabolismo basale diventa meno efficiente. Si tende quindi a prendere peso”.
Perché è importante l’equilibrio ormonale?
”L’equilibrio ormonale aiuta ad avere una pelle bella, luminosa, elastica e tonica. Gli squilibri tra questi tre ormoni non permettono il regolare funzionamento delle cellule. La preponderanza di uno impedisce il regolare funzionamento degli altri”, spiega la dottoressa.
“Le cause di questi squilibri possono essere dei dimagrimenti drastici e repentini, forti stress emotivi, grandi affaticamenti. È importante lo stile di vita: c’è un forte collegamento tra ritmo circadiano regolare e squilibri ormonali, come nel caso della sindrome dell’ovaio policistico”.
Come prevenire i disequilibri ormonali?
“La prima variazione che possiamo notare a causa di disequilibrio ormonale è una variazione nel ciclo. In seguito anche la pelle ne risente. Orari regolari e un buon equilibrio sonno/veglia sono fondamentali per il nostro organismo e per la qualità della pelle. Non solo alimentazione e sonno: anche lo sport ha un ruolo importante. Chi soffre di ovaio policistico e dedica 30 minuti al giorno a camminare, ha un miglioramento fino al 30% dello stato di salute della pelle. Chiaramente bisogna evitare tutti i fattori pro-infiammatori, per esempio evitando cibi come cioccolato, caffè e teina, la cui assunzione si riflette anche a livello cutaneo”.
”La sindrome da ovaio policistico è solitamente associata a iperinsulinemia, cioè la difficoltà a smaltire gli zuccheri. In questo caso, modificare l’alimentazione è fondamentale, preferendo cereali integrali, limitando l’assunzione di zuccheri e integrando con zinco. Non solo può aiutare ad avere una perdita di peso, sempre difficile in questi casi, ma contribuisce anche ad un miglioramento cutaneo”.
”In menopausa invece, diventano importanti tutte le fonti alimentari ricche di soglia, cereali, legumi e noci, ché favoriscono un buon turgore cutaneo ed equilibrio generale. La soia è un fitoestrogeno ed è meglio evitarne un’assunzione massiccia e costante se ci troviamo in una fase della vita in cui la produzione di estrogeni è regolare. Per chi invece è in menopausa, gli estrogeni sono carenti e quindi è bene assumerne anche sotto forma di integratori. La vitamina D è un ottimo integratore a qualunque età: dopo la menopausa anche per le ossa, ma in generale è un antiossidante che fa sempre benissimo alla pelle”.
Pelle e ormoni: cosa succede
“Livelli irregolari di progesterone portano a una pelle grassa che può sfociare in acne. Pensiamo per esempio alla fase premestruale: il progesterone è dominante e può capitare la comparsa del classico brufolo da ciclo, che può infiammarsi e arrossarsi. In altri casi è un fenomeno di iperseborrea”, spiega Iachini.
Con l’avanzata dell’età cambia anche la tipologia di pelle. “Dopo i 40 anni, quando il progesterone non è così efficiente e non è in equilibrio con gli estrogeni, possiamo trovarci in presenza di pelle mista. Anche il rinnovamento cellulare non avviene più in 28 giorni, ma in tempi più lunghi, e questo porta a un progressivo invecchiamento cutaneo. Lo stile di vita e la skincare devono quindi cambiare a secondo dalle esigenze”.
”Anche l’acne tardiva, che interessa il 54% delle donne dopo i 40- come ha dimostrato uno studio fatto da Filorga - può essere imputato a cambiamenti ormonali. È un periodo di grandi cambiamenti e grande stress e questa può essere una conseguenza“, aggiunge la dottoressa.
“Un problema che interessa una percentuale di donne ancora maggiore è quello delle macchie cutanee. Ci sono dei momenti - gravidanza o pillola - che possono generare sbalzi ormonali che si traducono in un assottigliamento dell’epidermide e in una migrazione dei melanociti. La protezione solare tutto l’anno è la base fondamentale di una buona skincare routine”.
Pelle, ormoni e skincare: cosa fare
”La cosa fondamentale è sempre osservare la pelle per capire le esigenze. La skincare cambia a seconda dell’età. In caso di acne prepuberale o tardiva bisogna usare prodotti a base seboregolatrice, esfoliante e astringente, come zinco e acido azelaico. Anche i probiotici sono ottimi nel momento in cui parliamo di acne, perché la qualità della pelle dipende anche dal microbiota intestinale“.
”Intorno ai 40 anni potrebbero esserci problemi irritazione, perché l’acido ialuronico che produciamo senza problemi fino ai 30 anni inizia a diminuire. In questa fase sarà dunque cruciale rinforzare la barriera cutanea, che ci protegge dai danni. Ottime le creme a base di acido ialuronico, meglio se micronizzato. In questo caso è maggiore la capacità di assorbimento da parte della pelle di un ingrediente che lei stessa riconosce ed è in grado di produrre. L’acido ialuronico inoltre, ha un fortissimo potere idratante: riesce a veicolare l’acqua negli strati profondi della pelle fino a cinque volte il suo peso molecolare e aiuta a trattenerla”.
”Il collagene - di cui gli estrogeni sono i principali responsabili - è una molecola importante nel nostro organismo. Nel corso degli anni la sua produzione diminuisce, traducendosi in diminuzione dell’elasticità e del tono cutaneo, ma la produzione può essere stimolata e portata a livelli regolari con l’introduzione del retinolo o di trattamenti laser”.