Alla difficile domanda ha tentato di rispondere una fotografa con un reportage nei 5 continenti
Un viaggio alla scoperta della bellezza nel mondo: è l'idea "iconografica" della fotografa Mihaela Noroc. Zaino in spalla, udget low cost e macchina fotografica appesa al collo, l'artista trentenne ha immortalato più di 100 donne nei cinque continenti. L'obiettivo? Quello di creare un atlante della bellezza per dimostrare che «la diversità estetica prescinde da una reale decodificazione, va al di là di stili, mode e costumi e soprattutto si concretizza come si può, anche con poco o niente».
Si potrebbe discutere per ore a proposito dei canoni estetici universali che impongono diktat standardizzati per ogni Paese, ma in realtà niente parla come le fotografie di donne reali che vivono la vita di tutti i giorni. Le foto sono state scattate nel reale ambiente di nascita delle donne, senza troppi filtri e costruzioni. Lo sfondo registra la cultura di provenienza, mostrando un accordo perfetto tra il ritratto e il paesaggio.
«Ora posso dire che la bellezza è ovunque e non è una questione né di cosmetici né di taglie. Alla fine la bellezza è negli occhi di chi guarda, e chi guarda è sempre qualcun altro, una persona diversa da te. Tanto vale digerirlo». Un gesto nobile contro ogni complesso sul proprio aspetto, vero?