Un seno troppo piccolo può creare imbarazzo. Ecco le cose da sapere prima di affidarsi alla chirurgia estetica
Sempre più donne decidono di affidarsi a un chirurgo di fiducia per un intervento di mastoplastica additiva. Questo intervento di chirurgia plastica, volgarmente chiamato anche ingrandimento del seno, rimane infatti uno degli interventi più praticati sia in Italia che nel resto del mondo.
Le ragioni che spingono una donna a sottoporsi a questa procedura è tra le più svariate: fisiche, psicologiche o estetiche. Ma quali che siano le motivazioni di questa scelta, è bene informarsi con cura per essere sicure che questa sia la via più giusta da seguire, considerando che rimane comunque una vera e propria operazione, con tanto di anestesia e può provocare delle ripercussioni psicologiche importanti da non sottovalutare.
La mastoplastica additiva prevede l’aumento della circonferenza e del volume del seno tramite l’inserimento di una protesi sotto il muscolo pettorale.
Ecco di seguito alcune curiosità utili da sapere prima di fare questa scelta.
Quando sottoporsi all’intervento e quando evitarlo
L'intervento al seno andrebbe evitato da chi soffre di depressione o squilibri alimentari, in quanto il cambiamento del proprio aspetto fisico potrebbe non rafforzare la propria autostima ma metterla, invece, a dura prova. Non andrebbe perseguito anche nel caso in cui sia un desiderio di qualcun altro, oppure se si sono già superati i 50 anni in quanto l’anestesia può essere particolarmente rischiosa.
Se invece l’operazione è finalizzata a correggere un cedimento o una diminuzione del volume dopo una forte perdita di peso o dopo una gravidanza, o per correggere anomalie fisiche, allora si può pensare a fare il grande passo in serenità.
Cicatrici
Le cicatrici dipendono dal tipo di tecnica utilizzata per inserire la protesi in quanto l’incisione potrebbe essere localizzata sul cavo ascellare, lungo la piega sottomammaria oppure attorno all’areola. Quella meno impattante dal punto di vista estetico è quella realizzata attorno all’areola.
Dolore
L’intervento di mastoplastica additiva è abbastanza veloce: dura infatti circa 30 minuti e si può anche fare in day hospital. Una volta terminato l’intervento, se non ci sono complicazioni, si potrà tornare al lavoro già dopo dieci giorni ma si dovranno aspettare due settimane prima di poter muovere quasi completamente le braccia e tornare a guidare. È comunque consigliabile non effettuare movimenti bruschi per almeno un paio di mesi né tantomeno fare sport. Le nuove tecniche permettono di ridurre il dolore post-operatorio che può essere comunque tenuto a bada con farmaci analgesici. La sensibilità dei capezzoli sarà ridotta subito dopo l’operazione ma verrà riacquisita con i mesi.
Protesi a goccia
Le protesi a goccia hanno una forma anatomica e mantengono la loro forma grazie al gel in silicone più spesso di quello contenuto nelle protesi tonde tradizionali e, per questo motivo, tendono a mantenere una forma definita.
Questa tipologia di protesi è indicata perché permette di scegliere in modo accurato la dimensione e la forma desiderate.
Sensazione al tatto
La protesi viene posizionata dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo pettorale. La protesi viene quindi coperta e questo impedisce di avvertirla al tatto. In caso in cui si aumenti o si diminuisca di peso, però, anche il volume mammario subirà un cambiamento, rischiando di lasciare la protesi senza una copertura adeguata e quindi lasciando la possibilità di avvertirla al tatto.
Costo
Il costo per un intervento al seno dipende da molti fattori: il tipo di intervento stesso, la struttura scelta, o il prezzo delle protesi. Mai optare per quelle offerte che possono risultare attrattive in un primo momento ma che possono comportare una bassa qualità dei materiali scelti. Data l’importanza dell’operazione, meglio non rischiare. Per una mastoplastica addittiva su può arrivare anche a 8.000-12.000 euro. Per una mastopessi i prezzi sono leggermente inferiori: tra i 6 e i 10.000 euro. Mentre la mastoplastica riduttiva è leggermente più cara, fino ad arrivare a 14.000 euro.