S ono due modi differenti di prendersi cura dei piedi nei saloni estetici, ma con qualche similitudine. Ne parliamo con l'esperta
La differenza tra il pedicure estetico e quello curativo consiste nel fatto che il primo tratta piedi che non presentano problematiche; il secondo invece richiede cure di piccoli problemi, che però non sono mai medici. Il pedicure estetico segue una procedura più "semplice" rispetto al pedicure curativo . «Il pedicure estetico inizia con un pediluvio, che serve ad ad ammorbidire i piedi, procede con la rimozione delle cuticole ed il taglio delle unghie per mezzo di forbici o tronchesine - dice la consulente di bellezza Angelica Monaco del Salone Cygnus di Bologna - completano il pedicure estetico il massaggio con lo scrub esfoliante e l'applicazione dello smalto.
Il pedicure curativo invece consiste nel pediluvio in acqua tiepida, nel taglio e nella limatura delle unghie, ma in aggiunta al pedicure estetico prevede la rimozione di calli e duroni oppure il trattamento delle unghie incarnite , prima però che l'infiammazione diventi patologica. In questi casi, si invita la cliente a rivolgersi al medico chirurgo oppure dermatologo o podologo perché le estetiste per legge non possono trattare piedi affetti da determinate patologie, come ad esempio occhi di pernice, verruche, ulcere oppure unghie incarnite con infiammazioni, ambiti cioè di stretta pertinenza medica.
Pedicure estetico e pedicure curativo: qual è la differenza?
In sintesi,
- pedicure estetico: si occupa dell’aspetto del piede;
- pedicure curativo: risolve problemi comuni come unghie incarnite, calli o duroni.
Il pedicure estetico può essere effettuato in un salone estetico che a casa propria: consiste semplicemente nell'ammorbidimento dei piedi, nel taglio delle unghie e nell’applicazione dello smalto.
Il pedicure curativo , invece, è un trattamento più specifico effettuato dall'estetista che mira a risolvere piccoli problemi dei piedi che però non sono di pertinenza medica. Se questi dovessero procurare dolori, si suggerisce di rivolgersi ad un podologo: l'estetista infatti non solo non è abilitata per legge a curare patologie dei piedi ma non ha la preparazione necessaria. Il medico o podologo, invece, oltre a garantire una maggiore competenza sulle patologie dei piedi può anche prescrivere dei prodotti farmacologici adatti a curare i problemi.
Come si fa il pedicure estetico
Si articola in diverse fasi:
- pediluvio in acqua tiepida; - pulizia, cioè eliminazione del vecchio smalto con solventi per smalti normali o per semipermanente; - massaggio con scrub o con spatole dermoabrasive a base di pietra pomice; - idratazione della pelle; - taglio delle unghie: è sempre bene tagliarle in modo dritto, per evitare che, crescendo, si incarniscano. Mai tagliarle troppo agli angoli; - infine applicazione del nuovo smalto.
Come si fa il pedicure curativo
La procedura è molto simile a quella del pedicure estetico, ma con l'aggiunta del trattamento di calli e duroni . Grazie a strumenti specifici, l'estetista rimuoverà queste ipercheratosi cutanee con delicatezza, in modo da non generare fastidi o irritazioni della pelle. La riduzione dell’ipercheratosi avviene in maniera diversa a seconda della tecnica usata dall'estetista ma anche della collocazione e della natura del callo.
Se però i calli sono molto profondi, si rimanda al podologo che può usare strumenti più invasivi come il bisturi, le sgorbie di varie misure, il micromotore oppure la turbina.
Come tagliare le unghie dei piedi
Per evitare futuri danni e fastidi al letto ungueale , è bene tagliare le unghie dei piedi meticolosità, seguendo una linea dritta. Mai tagliarle di sbiego, dato che, ricrescendo, potrebbero infilarsi sotto alla pelle, dando origine all'unghia incarnita.
Un'unghia ben tagliata inoltre non deve essere mai troppo corta né con gli angoli arrotondati, bensì trasversali, quasi a 90°: in questo modo viene rispettata la funzione di protezione dell’unghia su tutta la superficie del dito.
Prevenzione e cura di funghi
Se l'estetista sospetta la presenza di un fungo alle unghie ha il dovere di indirizzare la cliente al podologo o al dermatologo che sarà in grado di curare la micosi con la terapia adatta. Di solito si formano sulle unghie di uomini e donne che fanno uso di scarpe sportive, a punta stretta, sudano molto oppure frequentano palestre e piscine.
A volte, l'unghia rovinata può essere il risultato di un urto, un trauma o la manifestazione di una psoriasi: solo il personale adatto può fare la giusta diagnosi
Pedicure curativo: a chi serve?
Ricorri al pedicure curativo quando i tuoi piedi presentano calli e duroni che non riesci a risolvere da sola, cioè con cerotti callifiughi o con spatole in pietra pomice che hai a casa.
Se però i calli sono molto profondi, fanno molto male e assumono le sembianze dell'occhio di pernice, rivolgiti al podologo. Allo stesso modo, con le micosi e le unghie incarnite: è bene evitare il fai da te o temporeggiare in attesa che la situazione passi da sola, perché di sicuro queste patologie non si arrestano in modo automatico senza l'intervento del podologo.
Unghia incarnita
Il suo nome scientifico è onicocriptosi , ed indica la crescita dell’unghia oltre la sua naturale sede, al punto da essere "rivestita" dalla pelle circostante. Di solito è dovuta a molteplici fattori: da una calzatura troppo stretta in punta o troppo corta ad un taglio dell'unghia troppo arrotondato , ma può dipendere anche da predisposizione genetiche.
Quasi sempre è fonte di intenso dolore e gonfiore della falange, ai quali segue il sanguinamento e l'emissione di pus. Nei casi più severi si ha la colonizzazione dei batteri con conseguente cattivo odore.
Se non curata, può determinare condizioni gravi come la perdita dell’unghia o la rimozione di parte della falange stessa. Ecco perché è bene rivolgersi subito al medico o al podologo. A parte il fatto che il dolore non permette che l'unghia incarnita venga trascurata.
Come si formano i calli ai piedi
Di solito la loro formazione dipende da scarpe scomode : o troppo strette, che schiacciano alcune parti del piede, oppure troppo larghe, che permettono che il piedi "navighi" nella scarpa e sfreghi contro le pareti interne della calzatura.
Naturalmente tra i principali indiziati dei calli sotto la pianta del piede sono i tacchi a spillo. Le punte strette di scarpe alte, invece, sono invece responsabili dei calli sulla punta esterna del mignolo, i più dolorosi, e tra le dita. Le cose si complicano se il piede suda poco o se si ha una pelle secca e a tendenza ipercheratosica.
Come rimuovere i calli
Per ridurre calli e duroni è utilissima la tradizionale pietra pomice . Si tratta di un sasso grigio di origine vulcanica, molto leggero e dalla superficie ruvida, che si trova comunemente in commercio. Bisogna fare un pediluvio caldo e poi passare la pietra pomice dieci o quindici volte sulla zona indurita. In questo modo si riesce a rimuovere parte della pelle ispessita, si riduce la superficie del callo e si assicura la giusta morbidezza alla pelle. L’operazione può essere ripetuta anche più volte.