La neurocosmesi è un nuovo approccio alla skincare che sfrutta lo stretto rapporto che lega corpo e mente e dà una sensazione di benessere e felicità.
Il fatto che mente e corpo siano legati è un fatto comprovato, basti pensare a tutte le volte che le situazioni di stress si sono tradotte in un inestetismo, come brufoli, orticaria, eczema e sfoghi cutanei. Pensa anche a come situazioni di forte stress sono in grado di scatenare malattie autoimmuni come psoriasi e vitiligine che fino a quel momento erano presenti nel DNA, ma dormienti. Ecco, la neurocosmesi si posiziona proprio in quest’area dove il benessere mentale si riflette su pelle e corpo.
Quali sono i benefici della neurocosmesi?
Se il cuore è il motore, il cervello è il centro di controllo che regola il nostro corpo in modo che tutto funzioni a dovere ed è suscettibile agli input esterni ed proprio qui che agisce la neurocosmesi, all’interno di un concetto di bellezza olistica.
Per semplificare la spiegazione facciamo degli esempi. Pensa all’olfatto, che è legato al sistema limbico ed è in grado di suscitare emozioni e risvegliare ricordi. Tutti gli odori e gli aromi che abbiamo sentito in passato possono suscitare reazioni diverse, come ira, sollievo, ansia, sensualità e paura, benessere. Oppure pensa a quei profumi che sono in grado di farti rilassare, come per esempio la lavanda contenuta in molti pillow spray che favoriscono il sonno o gli oli essenziali che sono in grado di far passare alcuni tipi di mal di testa.
Quando si parla di neurocosmesi, i cosmetici, grazie alla loro consistenza o ai loro profumi, possono avere un effetto benefico sulla pelle ma anche sulla mente. Molti studi neurocosmetologici dimostrano proprio che l’utilizzo di cosmetici polisensoriali, che coinvolgono non solo il tatto, ma anche la vista, indirettamente il gusto e soprattutto l’olfatto, non solo rendono la pelle più compatta e idratata ma hanno anche un effetto benefico sulla mente.
Per riassumerla in pochissime parole, i neurocosmetici sono più performanti di un semplice cosmetico senza però essere invasivi o aggressivi e questa maggiore efficacia è dovuta al fatto che stimolano positivamente il cervello.
Cosa si usa nei neurocosmetici?
Tra gli ingredienti più sfruttati e impiegati nei neurocosmetici troviamo senza dubbio gli oli essenziali, una miscela complessa di molecole odorose prodotte dalle piante, sostanze aromatiche volatili concentrate nelle foglie, nei fiori, nei baccelli, nelle bacche, nella resina, nei semi, nelle sommità fiorite e nei rami, nella scorza degli agrumi. Gli oli essenziali però non hanno solo il compito di essere profumati, ma hanno anche principi attivi che fanno bene alla pelle. Un esempio di olio essenziale molto sfruttato nei cosmetici è quello alla rosa, spesso impiegato nei prodotti antiage.
Gli oli essenziali sono anche alla base dell’aromaterapia che li usa per donare benessere all’intero organismo, sia a livello fisico che a livello emotivo e mentale. La differenza è che l’aromaterapia utilizza solo oli essenziali purissimi, mentre la neurocosmesi si fonda su creme e sieri che stimolano il sistema nervoso amplificando o inibendo i neurotrasmettitori.
Cannabidiolo, cacao, tè, caffè, passiflora e spezie, olio essenziale di pepe rosa e papavero blu hanno anche la capacità di migliorare il microcircolo, distendere i muscoli e le rughe. In questo caso si tratta dei peptidi messaggeri, delle molecole di amminoacidi che favoriscono la reazione tra enzimi e ricettori il cui meccanismo di azione è fondato proprio sulla relazione tra pelle e sistema nervoso. Si trovano più facilmente nei prodotti anti-età perché rendono la pelle più liscia, più luminosa e meno rugosa. Poi, penetrando gli strati profondi della pelle, alleviano le tensioni muscolari facciali e creano il cosiddetto risultato botox like e spesso sono inseriti anche nei prodotti effetto lifting.