Che la Generazione Z (i nati dopo la metà degli anni '90) sia fortemente social oriented non è una novità. A incuriosire è la loro specializzazione negli acquisti online, per i quali seguono criteri ben precisi, principalmente indirizzati dagli influencer. Ma non solo. Per i ragazzi dai 18 ai 24 anni conta anche il parere di amici e familiari (58%), siti di comparazione prezzi (68%) e blogger esperti di prodotto (66%).
Non solo influencer tra i "consulenti" di e-commerce
È quanto emerge da una ricerca condotta da Buzzoole, martech company specializzata in tecnologie e servizi per l'Influencer Marketing, in collaborazione con Koniqa, società di consulenza per le strategie di contenuto. Dalle interviste a 2000 ragazzi italiani della Generazione Z (quella che che segue i Millennials) è risultato che, nonostante l'ascolto degli influencer, la voce ufficiale dei brand continua a essere rilevante. Allo stesso modo, dopo lo "studio" online, è importante operare un passaggio nel punto vendita fisico per effettuare sul campo una prova del prodotto: lo pensa il 68% degli intervistati.
La Gen Z e gli acquisti online
Gianluca Perrelli, CEO di Buzzoole commenta così i dati della ricerca: «Il processo di acquisto non è più un viaggio individuale ma è ormai diventato sociale. Siamo davanti ad una generazione che, a dispetto dell’età, si presenta già molto caratterizzata e stratificata».
È molto interessante, infatti, notare che non tutti i ragazzi hanno lo stesso approccio al consumo: c'è chi vi cerca un appagamento personale e chi, all'opposto, esibisce prodotti e servizi come status sociale. In virtù di questa differenziazione di bisogni, aspettative e comportamenti di acquisto, Buzzoole e Koniqa hanno individuato sette profili rappresentativi della Generazione Z italiana: il leader, il narcisista, l’attivista, il classico, il funzionale, l’affettivo e l’edonista.
Comportamenti digitali ben precisi nel processo di acquisto
Qualche esempio? Il leader è l'acquirente online che cerca la propria affermazione, affidandosi così al parere degli influencer esperti nel proprio settore. Il funzionale, invece, è mosso da una forte componente razionale, in quanto abituato a comparare prezzi e a valutare le caratteristiche prestazionali del prodotto, indipendentemente dalle marche. Ed è tipico delle grandi città.
Quali sono le app su cui i ragazzi si confrontano per gli acquisti? L'utilizzo delle app di messaggistica (72%) supera quello dei social media (66%), dove Instagram è in testa (56%), seguito da Youtube (42%), Facebook (37%) e Tik Tok (10%).
Insomma, in fatto di acquisti la Generazione Z ha le idee chiare al punto che «che si tratta di una generazione stratificata, con gradi diversi di sensibilità agli influencer: la scelta del giusto content creator per comunicare una marca o un prodotto è cruciale e può essere effettuata solo comprendendo a fondo a quale profilo della Generazione Z ci si vuole rivolgere» - conclude Marta Migliore, COO di Buzzoole.