Unghie

Smalto in gravidanza? Ecco le raccomandazioni della ginecologa

Normale, gel o semipermanente? Ci sono delle controindicazioni? Leggi qui le linee guida della ginecologa per poter affrontare una gravidanza con unghie perfette senza preoccupazioni.

Usare lo smalto in gravidanza è sicuro? Sappiamo che in questa fase della vita bisogna fare molta attenzione a un po’ di cose, dal cibo (ciao sushi e ciao insaccati se non si è fatta la toxoplasmosi) alla skincare - vedi la famiglia della vitamina A, dal retinolo in poi - fino alla tinta per capelli. Viene quindi spontaneo chiedersi se una pratica che normalmente non dà pensieri - come farsi la manicure, appunto - possa a questo punto diventare nociva per il feto, perché a questo punto non si può più pensare solo ed esclusivamente a se stesse.

Usare lo smalto in gravidanza è sicuro?

“Nella letteratura medica non ci sono evidenze significative che dimostrino che usare lo smalto in gravidanza possa essere nocivo”, chiarisce subito la Dott.ssa Ginevra Salsi, ginecologa e medico dell’età prenatale.

“Ci sono però degli ingredienti che potrebbero essere contenuti negli smalti di dubbia provenienza che invece potrebbero dare problemi. Le tre sostanze che però è meglio evitare sono formaldeide, toluene (un solvente) e i plastificanti che a volte vengono aggiunti per rendere lo smalto elastico ed evitare che si scheggi, come possono essere il bisfenolo A e gli ftalati”, spiega la dottoressa. “Tuttavia, anche qualora fossero contenuti negli smalti, la quantità di prodotto con cui si viene a contatto tramite il letto ungueale non è sufficiente per essere definita pericolosa o potenzialmente tale. In ogni caso la tossicità sul feto sarebbe ancora più bassa, perché si tratta di un’esposizione occasionale e a bassa dose che non ha effetti nocivi sul feto”.

Nota: la formaldeide è stata bandita dall'Unione Europea come ingrediente puro nelle formulazioni dei cosmetici, perché classificata come sostanza cancerogena di tipo B1 (provoca il cancro) ma può comunque essere presente nei prodotti attraverso altre sostanze, come i cessori di formaldeide. Per essere sicura controlla quindi che i tuoi prodotti non contengano nessuno dei seguenti ingredienti che sono invece permessi dalla legge:

  • Sodio idrossimetil glicinato (Sodium hydroxymethyl glycinate)
  • 2-Bromo-2-Nitropoane-1,3-Diol (Bronopol)
  • Diazolidinyl urea
  • Imidazolidinyl urea
  • DMDM Hydantoin
  • Quaternium-15
  • Benzylhemiformal
  • Methenamine

“Cambia invece il discorso per le donne in gravidanza che invece lavorano come nail specialist e onicotecniche nei saloni per manicure”, mette in guardia la ginecologa “perché l’esposizione ai vapori di solventi e smalti diventa a lungo termine e in questi casi suggeriamo di fare attenzione, perché potrebbe effettivamente essere pericoloso”.

Lo smalto in gravidanza si può usare

“Se proprio vogliamo essere sicure al 100%, l’ideale sarebbe farsi la manicure a casa da sole oppure chiamare l’estetista a domicilio”, suggerisce la Dott.ssa Salsi, “e per aumentare ancora di più le misure di sicurezza, sarebbe forse meglio preferire lo smalto normale al semipermanente che invece richiede tempi di posa del solvente più lunghi per essere rimosso. Alle mie pazienti di solito dico di preferire lo smalto classico al gel o al semipermanente, ma in questo caso non è per una questione di direttive che riceviamo dal Ministero della Salute, quanto piuttosto per uno scrupolo mio”.

Lo smalto a fine gravidanza

“Posto che non essendoci raccomandazioni precise di tipo scientifico che impediscano l’uso dello smalto in gravidanza e si può scegliere la tipologia che si preferisce, un’altra raccomandazione che posso fare è quella di usare lo smalto normale dalla 37ª settimana in poi, cioè mentre si avvicina la data del parto. Il motivo è semplice: in ospedale abbiamo acetone e solvente per rimuovere lo smalto normale, ma non abbiamo gli strumenti dei centri estetici per rimuovere quelli professionali e per il saturimetro ci serve l’unghia nuda”, spiega la dottoressa. “Se invece c’è rischio di complicanze o dovesse presentarsi la necessità di ricoverarsi, l’unica possibilità rimane lo smalto classico”.

“Lo smalto in gravidanza ha un certo valore aggiunto, perché per molte è un modo per sentirsi normali in un momento in cui il corpo subisce forti trasformazioni e i fatica a riconoscerlo come proprio. Ecco perché non si può chiedere nessuna rinuncia di questo tipo, ma solo qualche accortezza”. Per i piedi non ci sono problemi e se sei incinta quando è stagione di sandali e ciabattine, sui piedi puoi mettere qualunque tipo di smalto, “sempre magari facendo attenzione alle sostanze che abbiamo elencato in precedenza”.

Hai bisogno di sentirti ancora più sicura? “In commercio ci sono smalti che indicano 3 free, 5 free e via dicendo: quel 3 free garantisce che lo smalto in questione sia privo di formaldeide, toluene e ftalati e più il numero accompagnato da free è alto, più è esiguo il numero di ingredienti potenzialmente nocivi contenuti nella formula”

Riproduzione riservata