Trucco

Come esprimere la propria personalità con il trucco

Truccarsi nasconde un significato ben più profondo del semplice gesto di abbellimento, perché il make-up che indossi, proprio come ogni forma d'arte, parla di te.

Se il trucco è un modo per esprimere la tua personalità, allora non c'è un make-up che sia giusto o sbagliato. Come un artista lancia un messaggio tramite le sue opere, allo stesso modo fai tu ogni volta che ti trucchi. Ebbene sì, il make-up nasconde spesso e volentieri un significato semiotico che va ben oltre il desiderio di apparire bella: il trucco rappresenta te stessa, come ti inserisci nel tessuto sociale, e lancia un messaggio a chi ti circonda.

Facciamo un esempio molto attuale, così da dissolvere ogni dubbio. Parliamo di #Wednesdaycore, l'estetica ispirata a Mercoledì Addams in onda su Netflix. Capelli neri, sempre rigorosamente acconciati in due trecce laterali (tranne nella famosa scena del ballo, dove le trecce sono raccolte), outfit monocromatico rigorosamente nero con qualche piccola concessione a tocchi di bianco e poi, il trucco. Smokey eyes, pelle diafana e rossetto dark per ricreare l'effetto soft-goth: il make-up di Wednesday è studiato ad arte per aiutarti a capire i tratti peculiari della sua personalità.

Utilizzare il make-up per raccontare qualcosa di chi lo indossa non è una pratica nuova, tantomeno a livello cinematografico. Come ci ha raccontato Antonio Ciaramella, make-up artist e storico del make-up, "nel teatro prima e al cinema poi, il trucco è un elemento fondamentale per caratterizzare i personaggi. Prendiamo ad esempio i cattivi, che si distinguevano per avere gli occhi truccati con lo smokey eye, che da lontano dà un effetto cupo e inquietante".

Storicamente il make-up è stato protagonista di numerose vicissitudini, godendo di momenti di splendore alternati ad altri in cui veniva completamente abbandonato, dapprima appannaggio di ricchi e nobili e poi bandito in epoca vittoriana, poiché considerato dalla regina come volgare e quindi adatto ad attrici e donne di dubbia moralità. Lasciandoci la storia alle spalle e godendo oggi di infinità libertà di espressione, il trucco è diventato un importante strumento di comunicazione che non indica più l'appartenenza ad un determinato ceto sociale, ma piuttosto è un mezzo tramite il quale lanciamo messaggi non verbali che vanno oltre il desiderio di apparire più belle, ai nostri occhi e a quelli altrui.

Riflettiamo per esempio sul trucco da sposa, che è tendenzialmente orientato sui toni del rosa e beige, perché i nude aiutano a convogliare l'idea di romanticismo, ma anche di una bellezza più naturale e non troppo appariscente. All'opposto invece, troviamo smokey eye e rossetto rosso, dei veri e propri strumenti di seduzione. Il rossetto rosso meriterebbe un capitolo a parte, perché a seconda di come e quando lo si indossa ha significati diversi: con un trucco minimal è la quintessenza dell'eleganza, ma è anche un simbolo di potere che dà e dimostra sicurezza di sé. Glitter e luminescenze spinte tendiamo a riservarli per party e serate in discoteca o in generale quando siamo in mood festaiolo.

Il desiderio di essere e apparire belle è più che legittimo ed è anche per questo motivo che usiamo truccarci: esaltando occhi, labbra o guance o anche con un full-make-up che non solo faccia risaltare i nostri tratti migliori, ma che sia anche adeguato all'occasione. Truccarsi è parte di un rituale quotidiano, un gesto che facciamo quasi in automatico. Ma ogni singola decisione, dalla scelta del colore del rossetto - anche se indossarlo o meno - al modo in cui vogliamo truccare gli occhi è un modo per attirare l'attenzione su una determinata parte del viso e in questo modo stiamo più o meno inconsciamente mandando un messaggio.

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