Un'agile guida su come applicare al meglio l'olio per capelli per nutrire i fusti, lisciare la fibra ma anche (ri)donare confort al cuoio capelluto irritato
È un prodotto versatile che si presta a vari utilizzi, da adottare in base alle proprie esigenze. Non è detto infatti che l'olio per capelli vada bene per tutti i tipi di capelli e per lo stesso motivo. Un esempio? I capelli secchi gradiranno l'effetto nutriente dell'olio applicato prima della piega, al contrario dei capelli normali preferiranno invece l'uso come impacco pre-shampoo. Per non parlare dei massaggi lenitivi sulla cute arrossata o desquamata o all'uso degli oli come tocco finale del brushing, per rendere la chioma setosa. Insomma, l'olio sui capelli può essere declinato davvero in tanti usi preziosi. Vediamoli insieme.
Come si usa: su capelli asciutti o bagnati?
Il primo dubbio che si affaccia in chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di prodotto è il seguente: l'olio si applica sui capelli asciutti o bagnati? La risposta corretta è sui capelli bagnati, o meglio, appena inumiditi. Il motivo? È squisitamente chimico.
In natura, i capelli sono rivestiti da un'invisibile "patina" di sebo, costituita da parti grasse e altri lipidi, si tratta dunque di oli. Gli oli (intesi come prodotti vegetali per capelli) sono elementi grassi che, se applicati sui capelli asciutti, nell'immediato danno l'impressione di nutrire le fibre capillari, ma nel lungo periodo li seccano ancora di più. Ciò perché, secondo le leggi della chimica, gli oli hanno un'azione solvente dei propri "simili", sciolgono cioè gli altri oli presenti fisiologicamente nello stelo del capello, col risultato di impoverire la chioma. Dunque, applicare con frequenza oli (anche naturali e di alta qualità!) sui capelli asciutti può renderli stopposi e molto più secchi di prima.
Ecco che il modo migliore per trarre i benefici dagli oli per capelli è applicarli sui capelli umidi. Per quale motivo? L'acqua funge da "barriera" tra gli oli cosmetici e gli oli della fibra capillare, evitando che gli uni sciolgano gli altri. In questo modo, gli oli vegetali (cocco, argan, semi di lino, solo per citare i più comuni) hanno la possibilità di penetrare efficacemente nella fibra capillare e di nutrirla adeguatamente.
Migliori oli per capelli
- Olio di argan
- Olio di cocco
- Olio di lino
- Olio di mandorle dolci
- Olio di Jojoba
- Olio di germe di grano
Gli utilizzi dell'olio per capelli
L'olio come impacco pre-shampoo per nutrire i capelli
Scegli l'olio per capelli che preferisci (jojoba, argan, semi di lino, di cocco, di mandorle dolce, germe di grano o altri) e inumidisci la chioma da metà lunghezza con un vaporizzatore (va benissimo quello per le piante). Versa circa 5 gocce di olio direttamente sui capelli, massaggiandolo delicatamente soprattutto sulle punte.
Raccogli i capelli con una pinza e attendi circa mezz'ora. Procedi poi con shampoo e balsamo. Se hai i capelli molto fini puoi saltare il passaggio del balsamo. Se invece hai i capelli molto secchi e rovinati, puoi tenere il balsamo tutta la notte.
Il segreto per una chioma top
Avvolgi i capelli cosparsi di olio con un asciugamano bagnato con acqua calda. L'olio penetrerà nei fusti in modo ancora più efficace. Col risultato di lisciare intensamente la fibra.
A cosa serve l'impacco pre-shampoo: a nutrire i capelli prima dello shampoo, soprattutto in caso di "capelli misti", cioè con cute a tendenza grassa e lunghezze sfruttate, fragilizzate, trattate dalle tinture.
L'olio come disciplinante prima della messa in piega
In questo caso, l'olio viene usato come trattamento leave-in cioè da lasciare sui capelli detersi, senza bisogno di essere risciacquato. Come fare? Dopo aver lavato i capelli, asciugali con il phon per eliminare l'eccesso di umidità. Quando sono ancora umidi e non completamente asciutti, procedi all'applicazione dell'olio prescelto.
Versa 3-4 gocce di olio sui palmi delle mani e sfregali tra di loro per riscaldare il prodotto. Passa così le mani "sporche di olio" tra i capelli, facendo attenzione a non toccare il cuoio capelluto o le ciocche della fronte. Continua con la messa in piega come d'abitudine. Il risultato sarà una chioma lucente e morbida!
Il consiglio in più
Questo utilizzo dell'olio per capelli serve a proteggere le fibre dall'eventuale utilizzo di strumenti di styling come ferri e piastre, da usare sempre sui capelli asciutti. Anche il normale brushing ha un'azione meno disseccante del capello.
A cosa serve l'olio prima di asciugare i capelli: a controllare l'umidità dei capelli, eliminando così l'effetto crespo.
L'olio come lucidante a piega ultimata
È un trattamento per ottenere un effetto hair gloss, cioè una chioma super brillante. Il timore numero uno però è che i capelli risultino pesanti e untuosi già appena lavati. Per scongiurarlo è importante andarci piano con le quantità.
Che sia abbia usato spazzola e phon o una piastra lisciante, una volta terminata la piega, fissala con un getto di aria fredda. A questo punto, distribuisci 2 gocce (non di più!) di olio sulle lunghezze, ma solo dopo averle riscaldato tra i palmi delle mani. Se hai i capelli normali, cioè non troppo secchi, applica l'olio solo sulle punte.
Il consiglio in più
Questo metodo può essere usato tutti i giorni sui capelli secchi, meglio se leggermente inumiditi con un vaporizzatore. Giorno dopo giorno, liscerai le fibre capillari, rendendole lucenti e sane.
A cosa serve l'olio dopo la piega: oltre che a lucidare i capelli, serve a fissare l'acconciatura, come ad esempio mantenere il riccio modellato e il liscio disciplinato.
L'olio come trattamento detox per cuoio capelluto irritato
Se manifesti desquamazioni, dermatite seborroica e altre affezioni del cuoio capelluto, puoi provare a usare l'olio come impacco lenitivo prima dello shampoo. Lasciato in posa per circa mezz'ora, l'olio ha la capacità di rimuovere le scaglie che, soprattutto in caso di forfora grassa, restano ancorate al cuoio capelluto. È un modo per staccarle con dolcezza, evitando ulteriori rossori e prurito in seguito allo shampoo.
Come procedere? Applica l'olio sulle zone della cute maggiormente irritate. Massaggia per qualche secondo. Lascia in posa per mezz'ora, e poi procedi allo shampoo.
Il suggerimento
Per eliminare i residui di olio, utilizza due tipi di shampoo diversi. Uno neutro come primo passaggio, uno lenitivo, indicato per cute sensibile, come secondo passaggio. Cerca di non sfregare mai la cute nel tentativo di sgrassarla.
Non aver paura di ritrovarti con le radici dei capelli grasse subito dopo lo shampoo: in genere, le affezioni del cuoio capelluto indicate richiedono nutrimento. E gli oli vegetali, avendo una parte lipidica molto affine a quella del sebo della cute, non appesantisce. Abbi solo l'accortezza di ricorrere a questo trattamento 1 volta ogni 15 giorni. Nel dubbio usa un olio leggero come quello di cocco.
A cosa serve l'olio per il cuoio capelluto: a contrastare la formazione di crosticine e a nutrire la cute particolarmente secca.
Gli oli per capelli: quali tipi per quali capelli?
In genere tutti gli oli naturali sono indicati per nutrire i capelli, con qualche accortezza: l'olio di argan e l'olio di ricino, avendo una consistenza molto grassa, sono ideali per i capelli secchi.
Viceversa, i capelli normali o sottili, preferiranno texture più leggere come quella dell'olio di jojoba o del più versatile olio di semi di lino.
Ma perché gli oli fanno così bene ai capelli? Perché sono ricchi di acidi grassi Omega 3, che hanno azione nutriente degli steli capillari. Se applicati sulle cute, invece, aiutano a ridurre la desquamazione dovuta alla dermatite seborroica.
Il contenuto di vitamina E, flavonoidi e carotenoidi rende gli oli preziosi alleati nella lotta ai radicali liberi, tra le principali cause dell'invecchiamento. E gli studi dermatologici stanno sempre più comprendendo che anche i capelli invecchiano, mostrandosi più sottili e secchi. Un motivo in più per inserire gli oli per capelli nella propria routine di haircare.