Viso e corpo

Tatuaggi all’hennè: tutto quello che devi sapere sul ‘Mehndi’

15-12-2017

Un antico rito che oggi è occasione di divertimento: i tatuaggi all’hennè sono passati da strumento decorativo a fashion. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo beauty trend

Mehndi è un termine hindi che si usa per indicare un tatuaggio temporaneo realizzato con henné naturale e dipinto su mani o piedi. Mentre in passato veniva usato solo in Oriente (in India in modo particolare) e in Africa settentrionale per la decorazione delle spose, come segno benaugurante e di protezione, oggi questa tecnica è adottata anche per semplice divertimento. Questi tatuaggi dalla tradizione antica erano consentiti in principio solo su re, sovrani e sacerdoti, ma col tempo si sono diffusi tra tutti i ceti sociali, diventando uno dei primi strumenti ornamentali. Ora le donne di molti paesi sfoggiano i Mehndi come strumento di bellezza e seduzione.

Come si usa la polvere di hennè

La famosa polvere di hennè si ricava dalle foglie essiccate (di solito marroni oppure ocra) e poi polverizzate di un arbusto chiamato Henna. Occorre realizzare la miscela con acqua tiepida e un cucchiaio di succo di limone usato come fissatore per aumentare la durata della colorazione. A piacimento si possono anche aggiungere oli essenziali profumati oppure acque aromatiche come l’acqua di rose o di fiori d’arancio per una gradevole fragranza. La polvere di henné deve essere di una tonalità verde molto intensa e brillante per avere un buon potere colorante sulla pelle e il composto deve essere pastoso, ma né troppo liquido né troppo asciutto, altrimenti risulterebbe difficile l’applicazione.

Quanto dura l’hennè tattoo?

Il mehndi non è un tatuaggio permanente ma temporaneo e ha una durata variabile che può andare dalle due settimane al mese: non si tratta di un procedimento doloroso, come nel caso del più tradizionale dei tatuaggi, e lascia sulla pelle un piacevole aroma che si attenua dopo i primi giorni. La permanenza dipende anche dal posto scelto, da quante volte viene lavata questa parte, dall’applicazione di creme e oli e, non ultimo, dallo sfregamento con i vestiti. Ad esempio, il tatuaggio all’hennè sulle mani solitamente tende a scomparire prima rispetto a uno disegnato sul braccio o sulla caviglia.

Come si fa il tatuaggio all’hennè

Potete realizzare un mehndi anche da sole se possedete fantasia e soprattutto una buona manualità: vi basta un ‘sac a poche’ da pasticcere con un beccuccio molto fine, quello per le scritte e le decorazioni, oppure un dosatore per l’applicazione delle tinte per capelli. O ancora una siringa senza ago e, per i disegni e i simboli più precisi potete aiutarvi con un bastoncino oppure un pennellino sottile. Vi consigliamo però, prima di procedere con l’intero disegno, di ‘provare’ il composto su una minima parte per evitare di incorrere in dermatiti o altri tipi di sfoghi sulla pelle. Una volta terminato il disegno, il tatuaggio va cosparso con una miscela di zucchero e limone e bendato per generare calore, fissare il colore e nutrire la pelle.

Fonte d’ispirazione

Vi sembrerà banale, ma il primo passo verso la realizzazione di un tatuaggio è quello di trovare la giusta ispirazione. Grazie al web e ai social non vi sarà difficile trovare i simboli e le decorazioni più adatte a voi. Qui una selezione dei più belli: sfoglia la gallery!

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