Ricostruzione delle unghie con il gel, ovvero un'idea vincente nata per caso da un incidente di percorso di un odontoiatra di Philadelphia. È il 1957 quando il dottor Fred Slack si fa male a un dito, rompendosi l'unghia. Così rimedia una riparazione in extremis, utilizzando delle resine in acrilico per uso dentale. Il risultato è sorprendentemente naturale e, nello stesso tempo, ultra-resistente. Da qui il passo successivo da parte del medico, cioè l'approfondimento della sua intuizione, che nei decenni successivi ha portato i suoi discendenti a fondare la prima azienda per materiali per ricostruire le unghie.
Cosa sappiamo oggi della ricostruzione in gel? Intanto, che è una manicure ancora sulla cresta dell'onda, anche se in parte soppiantato dallo smalto semipermanente, più semplice e meno invasivo. Ci sono diverse tecniche e molti interrogativi, primo tra tutti se fa male alle unghie. Continua a leggere per saperne di più.
Ricostruzione delle unghie: i metodi
I metodi per ricostruire le unghie si differenziano sostanzialmente in due: in acrilico e in gel. Si tratta di due materiali diversi che, a loro volta, prevedono diverse consistenze con cui dare spessore alle unghie. Ne determinano, inoltre, resistenza e risultato finale. Entrambi i metodi prevedono diverse tecniche, determinate in base ai materiali utilizzati (acrilati, polimeri e cianoacrilati).
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La tecnica della ricostruzione con acrilico si effettua con varie sostanze dette acrilati. Sotto la lampada UVA si amalgamano bene sino a plastificarsi (va specificato che alcuni materiali si asciugano, invece, all'aria). Così, indurito e solidificato, l'acrilico crea uno strato molto resistente che riveste l'unghia naturale.
Quando ricorrere alla ricostruzione delle unghie in acrilico? Quando si hanno unghie fortemente danneggiate da traumi o da "rosicchiamenti" importanti, come accade in seguito ad alcune forme di onicofagia (l'abitudine di mangiarsi le unghie). L'acrilico è, infatti, in grado di modellare le unghie naturali, correggendone la forma. Ricostruendole, appunto.
Ricostruzione delle unghie con il gel
A differenza dell'acrilico, la tecnica di ricostruzione con il gel prevede l'uso di polimeri, cioè sostanze meno plastiche e consistenti rispetto agli acrilati. Il risultato è pur sempre una manicure molto resistente, ma meno "di cemento" rispetto alla tecnica con acrilico. Accanto ai gel tradizionali - che si polimerizzano nella lampada UV - si sono aggiunte formule soak off, cioè gel rimovibili con solventi anziché con la lima.
A chi è adatta la ricostruzione delle unghie?
In genere, la cliente ideale della ricostruzione è chi ha le unghie rovinate, molto fragili o che hanno subito traumi. Non sono rari, inoltre, i casi di chi vuole rendere più belle le proprie unghie naturali, soprattutto in presenza di letto ungueale troppo stretto, piccolo o striato. Grazie alla natura modellante, il gel si adatta agli eventuali avvallamenti delle unghie "deformate", rendendole levigate e compatte. Se le unghie sono molto rovinate, si usano delle "tip" allunganti che permettono una maggiore solidità. Non da ultimo, la ricostruzione delle unghie è perfetta per chi svolge professioni che prevedono mani sempre a contatto con acqua o con materiali che possono sfaldarle.
I pro della ricostruzione delle unghie
- la comodità: non dovrai preoccuparti di mettere lo smalto almeno ogni 5 giorni
- il risparmio di tempo: sì, la manicure ricostruttiva prevede una sosta di almeno 50 minuti dall'estetista (a meno che tu non sappia fartelo da sola), ma risparmierai tempo per i 15 giorni successivi
- la bellezza: il gel rende le unghie più belle a vedersi, perché sono perfette
- l'eventuale nail art: con le unghie ricostruite è più facile pensare a decorarle
E i contro
- la ricrescita: dovrai mettere in conto che si vedrà subito dopo 10 giorni (dipende poi dalla velocità con cui crescono le tue unghie)
- il costo: sicuramente più costosa della manicure homemade
- l'indebolimento delle unghie sottostanti
Il gel rovina le unghie?
A proposito degli svantaggi, il gel fa male alle unghie? «Con l'uso frequente, la ricostruzione in acrilico o gel provoca una fragilità ungueale, soprattutto se si ha una tendenza fisiologica all'indebolimento. L'ideale è di tenere le unghie ricostruite per un massimo di 3 mesi, effettuare delle pause di altri 3 mesi, e poi eventualmente riprendere» - risponde la dermatologa Sandra Lorenzi.
Va specificato, inoltre, che «solo un'unghia perfettamente sana può permettersi una ricostruzione in gel e, comunque, mai per 12 mesi di fila!».