Il suo sinonimo è khol, tradizionalmente associato all'Oriente: è l'unico in grado di donare uno sguardo intenso, di resistere per ore e di poter essere applicato all'interno degli occhi
Più intenso delle classica matita per occhi, il kajal ha una lunga storia da raccontare che affonda le radici nel 3000 a.C.. Per millenni, è stato ampiamente usato in Oriente e in alcune zone dell'Africa, sia per motivi estetici che curativi. Il tratto spesso del kajal, applicato all'interno e all'esterno dell'occhio, serviva per proteggere gli occhi dai raggi del sole e dalla sabbia del deserto. Ancor oggi, le popolazioni berbere e beduine del Nord Afrinca utilizzano il kajal per tale scopo.
Kajal e Khol: un trucco dalla tradizione millenaria
I due termini, khol e kajal, sono praticamente sinonimi, e fanno riferimento ai materiali con cui si realizzava il "prodotto magico" con cui scurire gli occhi. In passato, il kajal era il frutto della macinazione di minerali come la galena e la malacite, che conferivano tra l'altro brillantezza e lucentezza. Per applicarlo, si bagnava un bastoncino di legno in questa polvere scurissima, e lo si faceva scivolare fra le palpebre chiuse. Un uso che resiste ancor oggi, e che viene proposto da kajal in polvere libera racchiusi in boccette di vetro (come il famoso Terracotta di Guerlain).
In Occidente, il kajal è stato rivisitato sotto forma di matita dalla mina cremosa che può essere sfumata più facilmente a mo' di ombretto. Per questo motivo, è l'unica matita davvero consigliata per il bordo interno delle palpebre: non procura fastidio mentre lo si applica e non fa lacrimare gli occhi, grazie ai test oftalmologici che tutte le case cosmetiche devono effettuare per legge.
Il top per uno sguardo intenso e misterioso
Le matite khol e kajal regalano un'intensità allo sguardo che non ha confronti, superiore a qualsiasi matita nera. Essendo più morbide, hanno però il difetto di tendere a sbavare, soprattutto in estate e se hai la pelle grassa.
Esistono diversi toni del nero proprio per dare la possibilità di adattare il trucco ai propri colori e all'effetto finale che si vuole ottenere. Se hai la carnagione, gli occhi e i capelli scuri, il kajal nero metterà in risalto la tua mediterraneità. Viceversa, capelli, pelle e occhi più chiari saranno maggiormente valorizzati da neri meno profondi, che ricordano il grigio antracite.
Il nero ti sembra pur sempre troppo intenso? Prova con il marrone. E se ti piace il colore, sappi che esistono kajal di tutte le tonalità, capaci di valorizzare ogni trucco.
Come si applica la matita kajal
Si parte dall'angolo interno della palpebra in modo molto lieve, andando eventualmente a ispessire il tratto in prossimità dell'angolo esterno. Fai attenzione a non terminare prima dell'angolo, rischiando così di "tagliare" l'occhio. Non è necessario disegnare una riga su tutta la palpebra superiore.
Se vuoi un tocco più leggero puoi far partire la linea dalla parte centrale sino alla fine dell'occhio, lasciando bianco l'angolo interno, oppure puoi disegnare un tratto solo sull'angolo esterno, lasciando chiari l'angolo interno e il centro.
Come mettere il kajal sotto l'occhio
Si passa poi alla palbebra inferiore: si parte dall'angolo interno dell'occhio, come nella foto. Disegna, vicino all'attaccatura delle ciglia, dei tratti molto piccoli che saranno sempre più ravvicinati fino a diventare una linea alla fine dell'occhio. La parte che più aderisce all'attaccatura delle ciglia inferiori può essere sfumata con un pennellino sottile, altrimenti, per un effetto trutto anni '60-'70 puoi tracciare una linea netta.
Le matite khol e kajal sono, inoltre, le uniche ad essere indicate per all'applicazione all'interno dell'occhio, poiché hanno una consistenza particolarmente morbida che scorre facilmente, in più sono waterproof.
Come modificare la forma dell'occhio con la matita kajal
Sottolineando gli occhi con le matite kajal si può modificarne la forma. La bordatura infatti permette sia di cambiare l'inclinazione dell'occhio che di allungarlo. Una precisazione è d'obbligo: qualsiasi operazione si faccia, l'effetto finale non deve mai discostarsi troppo dalla forma originaria dell'occhio. Inoltre, quando lavoriamo sugli occhi, basta uno spostamento di pochissimi millimetri per operare un cambiamnto decisivo.
Per modificare l'inclinazione, basta andare ad agire con il trucco sul punto di incontro delle due linee - superiore e inferiore - della bordatura.
Se allunghiamo le due linee, creiamo una sorta di "triangolino". Quando il vertice si trova allineato all'angolo interno e all'angolo esterno dell'occhio, l'effetto è di un allungamento naturale. Se il vertice del triangolino si trova naturalmente più in alto, avremo un effetto di occhi all'insù (come nel caso del cat eye make up), in caso contrario l'occhio tenderà verso il basso.
Come allungare gli occhi con il kajal
Per allungare l'occhio basta allungare la bordatura superiore e quella inferiore, ottenendo un effetto naturale (cioè che rispetti l'inclinazione dell'occhio), ascendente o discendente, a seconda che il vertice del triangolino che si è formato congiungendo le due linee, sia alla stessa altezza dell'angolo interno e dell'angolo esterno, che si trovi più in alto o che si trovi più in basso.
A questo punto, puoi riempire l'angolo esterno con un po' di ombretto scuro che abbia così anche la funzione di fissare la matita kajal, che per "costituzione" è grassa.
Kajal: consigli ed errori da non fare
La bordatura non è così semplice da realizzare, anzi è il passaggio in cui si fanno più errori. Talvolta, cercando di ottenere un effetto più naturale, si traccia una linea interna sottile troppo ravvicinata alle ciglia. In questo modo l'effetto è quello di restringere gli occhi rendendoli molto più piccoli.
Quando invece si evidenziano troppo gli angoli interni ed esterni, si ha un effetto arrotondato dell'occhio che diventa così troppo rotondo.
L'idea in più
Se bordati di kajal, gli occhi ti sembrano troppo scuri, illumina lo sguardo con un ombretto madreperlaceo nei toni avorio o cognac, da applicare nell'angolo interno dell'occhio, servendoti di un pennellino, come nella foto.
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