Tinte naturali, vegetali, senza sostanze chimiche, a base di erbe e piante officinali...che confusione nel mondo della colorazione ammonia-free! Ecco qualche chiarimento per scegliere meglio quale prodotto fa per te
Il mondo delle tinte per capelli è decisamente vasto: da un bel po' di anni, oltre alle classiche tinture chimiche, esistono quelle naturali. Tuttavia, il termine "naturale" è un po' generico, perché la tipologia dei prodotti disponibili è piuttosto variegata. C'è da fare una distinzione tra tinte con ingredienti di origine naturale e tinte vegetali a base di erbe e piante coloranti. Tutte non contengono ammoniaca e altre sostanze chimiche, ma non è detto che tutte siano al 100% naturali. Cerchiamo di fare chiarezza.
Tinte naturali: le differenza e le tipologie
La differenza principale tra i tipi di tinte naturali consiste sia nella quantità di ingredienti provenienti dalla natura che nel modo in cui sono lavorati. Ci sono, infatti, tinte 100% naturali e altre con percentuali variabili di ingredienti naturali. Le prime sono le erbe tintorie, vendute in modo puro o miscelate tra loro. Un esempio è l'henné.
Le tinte con ingredienti di origine naturale
Si tratta di colorazioni permanenti (o almeno così è nella maggioranza dei casi) formulate con una quantità variabile sostanze vegetali con percentuali che superano l'80%. Queste possono comprendere oli nutritivi, estratti botanici ristrutturanti e pigmenti per colorare i capelli. Questo tipo di tinta naturale non contiene mai ammoniaca che viene impiegata in molte colorazioni chimiche per ossidare il capello in modo da fargli cambiare colore.
Molti prodotti, inoltre, sono privi di resorcinolo e parafenilendiammina (o PPD), ovvero coloranti chimici, ma deve essere specificato sulla confezione.
Se ti stai chiedendo da cosa è composta la restante parte non-naturale di queste tinte più green, la risposta è chimica, ovviamente! Ma si tratta sempre di elementi in percentuali molto più basse rispetto alle tinte tradizionali: di solito vengono aggiunti alla crema ossidante (chiamata spesso "rivelatrice di colore") per fissare il colore nel capello.
Se ne fossero totalmente prive, queste colorazioni si scaricherebbero dopo qualche lavaggio, e invece sono a lunga durata. Un esempio di elemento chimico contenuto nelle tinte ammonia-free è l'etanolammina (MEA) che ha un'azione simile all’ammoniaca.
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Le tinte vegetali composte da erbe tintorie
Quello delle tinte vegetali a base di erbe tintorie è un mondo completamente diverso: si tratta di polveri coloranti vendute pure oppure miscelate tra loro per creare tonalità uniche! Le migliori sono quelle 100% naturali cioè prive di additivi chimici, come ad esempio il picramato di sodio, che altera la qualità della pianta officinale.
La differenza tra tinte vegetali e tinte (a base di ingredienti) naturali? Tante! Innanzitutto, questo tipo di tinte sono vendute sotto forma di polvere da miscelare con acqua calda e altre sostanze indicate dal produttore. Le altre invece si presentano in kit contenenti due diverse soluzioni liquide o cremose, sempre da mescolare.
La differenza principale consiste nel fatto che le tinte vegetali non alterano il colore dei capelli, ma lo colorano tono-su-tono. Per questo motivo non sono adatte per schiarire o decolorare i capelli. Il motivo? Le tinture vegetali non penetrano nella cuticola del capello, ma si fermano solo alla cuticola esterna, formando una guaina protettiva intorno ad esso. In questo modo, la struttura non viene intaccata e rimane intatta.
Le erbe tintorie coprono i capelli bianchi? Sì e no, dipende dal tipo di pianta e anche dal mix che ha creato il produttore: di solito quelle per capelli scuri hanno un maggiore potere colorante, ma non saranno mai come le tinture permanenti classiche.
A proposito, si possono usare sui capelli colorati precedentemente con altri metodi, cioè chimici? Se le erbe sono di buona qualità e 100% naturali, cioè senza traccia di metalli e altri additivi, la risposta è sì, ma per sicurezza è meglio controllare sulla confezione. Ricorda che il divertimento della tintura vegetale sta nella sua imprevedibilità: il colore varia da donna a donna a seconda di quello di partenza. Nel dubbio, meglio partire da prodotti appena coloranti e solo riflessanti!
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