I rossetti rossi a cui è impossibile dire di no

Il rossetto rosso non è un semplice simbolo da diva hollywoodiana o la cifra stilistica di Taylor Swift. È quel fil rouge che lega le donne da millenni, dalla Mesopotamia del 3500 a.C. ad oggi.

Nei secolo sono sicuramente cambiati gli ingredienti e le formule, ma da sempre le donne colorano le labbra di rosso. Ieri simbolo di potere, poi di ribellione ed empowerment, ma anche di glamour e seduzione.

Il significato del rossetto rosso

Sono stati spesi fiumi d’inchiostro per narrare l’avvincente storia del rossetto, che oltretutto non è nemmeno così semplice e lineare. Le regine della Mesopotamia e dell’antico Egitto, come Cleopatra, o le aristocratiche romane usavano il red lipstick come simboli di potere e rango elevato.

Dall’altro lato, nell’antica Grecia, le labbra scarlatte erano associate a donne di dubbia moralità. Lo stesso succedeva in epoca vittoriana, quando il trucco, e soprattutto il rossetto, non erano ben visti. Le nobildonne amavano il make-up, ma all’epoca veniva associato come strumento di lavoro per attrici e prostitute. Nel 1880 Sarah Bernhardt fece scandalo perché osò ritoccarsi il rossetto in pubblico, tanto per fare un esempio.

Nel 1920 invece, il rossetto rosso indossato dalle suffragette diventò simbolo di ribellione e della lotta ai diritti delle donne. Poi nella Seconda Guerra Mondiale diventò simbolo di resilienza e patriottismo, di protesta in Nicaragua nel 2018 e nel 2019 in Cile un simbolo per denunciare la violenza sessuale. Chiamarlo rossetto è riduttivo.

Il rossetto oggi

Amato dalle attrici che ne fanno sfoggio sui red carpet e da donne, famose e non, che possono rinunciarvi, il rossetto scarlatto è riuscito a resistere ad ogni avversità. Negli ultimi anni, lo ammettiamo, è stato un po’ dimenticato, perché le tendenze hanno visto spopolare le labbra nude in ogni loro variante. Tuttavia le sfilate di questa stagione ne preannunciano il grande ritorno.

Come scegliere la giusta tonalità di rosso

Ci sono dei rossetti scarlatti che ormai sono diventati iconici. Tra questi il rosso 999 di Dior che sta bene a tutte, Ruby Woo di MAC (il rossetto rosso freddo per eccellenza) che vanta un fan club di tutto rispetto, da Taylor Swift a Rihanna e Rouge Allure 104 Passion di Chanel.

Hanno tutti una tonalità accesa e, nonostante siano dei rossetti culto, è comprensibile che non tutte si sentano a proprio agio ad indossarli. Ma di rosso esistono diverse sfumature, più o meno brillanti e intense: quello che conta è trovare la propria shade d’elezione, in base al gusto e, ovviamente al sottotono dell’incarnato.

Il secondo step invece riguarda la formula e il finish. A questo punto se matte o sheer, cremoso o satinato, liquido o bullet è una mera questione di preferenza personale.

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