Trucco

Anche il trucco ha una sua psicologia

trucco e psicologia

Che sia un appuntamento quotidiano o un lusso da riservare nelle occasioni speciali, truccarsi non è mai "fine a se stesso". Ti sei mai chiesta perché ci si trucca? Lo scopriamo con lo psicologo

La psiche di una donna si esprime naturalmente anche attraverso il taglio di capelli

Non è esente da uno studio psicologico nemmeno la scelta dei colori con cui laccare le unghie

Alcuni psicologi inoltre si sono divertiti a dimostrare l'ovvio, perché cioè se ci trucchiamo piacciamo di più

Make up, un'arte vecchia come l'uomo, anzi la donna

Un'arte vecchia come l'uomo, anzi la donna

Affonda le radici nella notte dei tempi un'arte che, se spogliata della sua superficialità, ha ben poco di frivolo. Stiamo parlando del make up e del trucco per il viso. Gli scavi archeologici hanno messo alla luce in diverse parti del mondo reperti che fanno riferimento all'arte di abbellire il viso. Si pensi all'Antica Grecia, all'Egitto e alle tribù africane.
È ormai ampiamente riconosciuto infatti che fin dall’antichità l’immagine del viso è stata arricchita o modificata tramite colori e orpelli ricavati dalla natura: lo scopo non era solo quello di abbellire il viso, ma di caratterizzarlo con dei particolari segni, che dovevano sottolineare il carattere, la personalità e la condizione sociale.

Nel corso della storia alcune modificazioni miravano a trasformare radicalmente il volto, come ad esempio le parrucche e i nei finti del Settecento.

Da ciò si evidenzia che "il trucco è molto connesso sia con l’identità psicologica di una persona che con l’intenzione che questa ha di caratterizzarsi nei confronti degli altri - sostiene il Professore Roberto Pani, docente di Psicologica Clinica all'Università di Bologna - Il trucco può sia enfatizzare che spegnere alcune caratteristiche somatiche e individuali".

Ci si trucca (anche) per enfatizzare aspetti psicologici di sé

Enfatizzare aspetti psicologici di sé

Ciò che rende 'serissima' una materia tanto 'giocosa' quanto il trucco è il fatto che esso tende ad enfatizzare un aspetto di se stesse che nasce dall’interno della propria psiche. Il make up non è più quindi riconducibile solo ad una maschera che ci si appoggia sul viso, ma ad aspetti ben più profondi, che fanno riferimento a come ci rappresentiamo a noi stesse e a come vorremmo che gli altri ci vedessero.

Differenti tipi di trucco

"Ci sono donne che tendono a mantenersi autenticamente come sono - ribadisce il Prof. Pani - e altre che spingono a caratterizzare la loro immagine, evidenziando questo o quell'altro aspetto, ad esempio lineamenti iper-sottolineati con l'arte del make up.

In un certo senso, si può dire che il trucco tende ad abbellire la propria immagine, puntando su caratteristiche anche psicologiche e non solo fisiche, come appunto la dolcezza, la semplicità, la sensualità, l'aggressività, la risolutezza e la determinazione".

Non a caso, ogni donna è diversa e si trucca diversamente, anche in base alla propria psicologia.

Truccarsi: indice di sicurezza o insicurezza?

Truccarsi: indice di sicurezza o insicurezza?

Va da sé che chi si trucca abitualmente trova un'abominia uscire di casa senza un velo di trucco, anche il più naturale. Non farlo sarebbe come sentirsi spogliate e messe a nudo. Non si può sbrigativamente liquidare la questione come indice di insicurezza: tutt'altro, il motivo di tanto sentirsi bene nei propri panni (anzi pelle) si spiega con il fatto che la donna truccata tende ad enfatizzare gli aspetti di sé che suppone siano attraenti. Truccarsi è quindi già un riconoscere di essere attraente e desiderabile, o per lo meno, intuire le potenzialità del proprio viso.

"A volte però il trucco è eccessivo: in questo modo si vuole (auto)incoraggiarsi a disinibirsi di più - sostiene lo psicoterapeuta.
Ci sono donne che si  truccano in modo eccessivo al punto da apparire ridicole. Questo indica non solo insicurezza, ma anche un bisogno di negare questo aspetto di sé poco incoraggiante. Si tenta così di affermare un’eccessiva e finta sicurezza e libertà con il trucco eccessivo."

Truccarsi per stare meglio con se stesse

Truccarsi per stare meglio con se stesse

Moda e trucco sono fortemente legati, non solo dal punto di vista estetico ma anche dal punto di vista sociale e psicologico. La moda influenza fortemente una caratteristica di personalità che una donna vorrebbe impersonare, appunto. Alcune osano, proprio perché 'sono autorizzate' dalla corrente di moda del momento.

Per la maggior parte delle donne il truccarsi è già segnale di abbellimento e di star meglio con se stesse e con la propria immagine. Se poi il trucco in un certo senso risolve le proprie insicurezze su di sé, il risultato è che la soddisfazione e il benessere psichico migliorano.

Questo non vuol dire che tutte le donne si devono truccare per sentirsi bene: il trucco non è un obbligo, anzi è creatività e libertà.

Colori accesi o tenui

Colori accesi o tenui

Persino i colori utilizzati nel trucco indicano aspetti psicologici di una persona oppure momenti psichici che questa sta attraversando.

Colori accesi di rossetto, smalto e ombretto manifestano vitalità e vivacità, ma a volte possono essere un tentativo di camuffare tristezza e malinconia. "Paradossalmente se una donna si trucca in modo troppo sgargiante non è detto che sia felice" - prosegue l'esperto.

Chi tende a truccarsi con colori tenui è spesso timida, e potrebbe nascondere una sottile paura di essere sotto i riflettori.

Per chi ci si trucca?

Ma per chi ci si trucca? Per se stesse o per gli altri?
"Le donne in genere si truccano per se stesse - risponde Roberto Pani - nel senso che tendono a vedersi con un’immagine di sé, che rappresenta quella che loro vogliono scegliere. In altri termini il trucco dal punto di vista psicologico è indicativo di come una donna vorrebbe 'sentirsi'. Tuttavia, sappiamo bene che quando una persona pensa a se stessa, pensa anche a un potenziale interlocutore (e spettatore) che è collocato all’esterno della propria mente. In parole povere, una donna che si trucca lo fa anche per le persone che frequenta, che vede nella vita quotidiana, con cui ha relazione ecc.

In definitiva, ci si trucca per se stesse, ma - senza accorgersi - lo si fa tenendo presente che c’è qualcuno che ci vedrà truccate.
Non è detto però che questo spettatore sia reale ed esistente: può essere anche un potenziale uomo che potrebbe apprezzarci...

Quando il trucco non giova ad una donna?

Eppure ci sono casi nei quali il trucco non giova ad una donna: quando?

"Quando c’è discrepanza tra l’immagine naturale e autentica del viso femminile e il tentativo, attraverso il trucco, di modificarlo in eccesso rendendolo una maschera che copre ogni elemento spontaneo - sottolinea lo psicoterapeuta. Il trucco che distorce troppo i lineamenti del volto camuffa i tratti della personalità, producendo non solo inestetismo ma anche un’immagine falsa di sé.
Il trucco non giova inoltre oppure quando è estremamente pesante e artificiale oppure se ne è abusato.

A ciò si lega il fatto che il trucco implica avere un progetto mentale di come ci si rappresenta a sé e agli altri, prima ancora di aver appreso la tecnica del make up."
Mettersi davanti allo specchio con i propri strumenti di make up è come iniziare a dipingere una tela: il pittore ha prima un progetto in mente, e poi è tecnicamente in grado di realizzarlo con pennelli e colori.

Si ringrazia la gentile consulenza del Prof. Roberto Pani, docente di Psicologia Clinica all'Università di Bologna.

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