Ha ancora senso parlare di pelle maschile e femminile? Le differenze da conoscere

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Partiamo dalle ovvietà: pelle maschile e femminile hanno delle differenze. Eppure, nel 2021, il confine sembra essere sempre più sottile. Stiamo assistendo a una nuova era della cosmesi? Forse. Ecco perché è bene farsi trovare preparati. 
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La bellezza è genderless. Fragranze, trucco ed hairstyles, infatti, superano sempre più marcatamente i confini di genere, diventando - semplicemente - unisex. C’è solo un campo della cosmesi in cui la differenziazione tra maschile e femminile persiste: la cura della pelle. Certo, la skincare per lui è, ormai, una parte sempre più importante del mercato e, finalmente, per gli uomini prendersi cura di sé non è una passione da nascondere. Una strada che, si spera, prenderà ben presto anche il trucco da uomo. D’altra parte, è proprio la skincare a non desistere e a rimanere saldamente divisa in maschile e femminile. Ha davvero senso farlo? Dare una risposta univoca non è affatto semplice: i fattori in gioco sono davvero moltissimi e le differenze tra pelle maschile e femminile non si possono ignorare. O, forse, sì?

Pelle maschile e femminile differenze: questione di ormoni

Indiscutibilmente, le principali differenze tra pelle maschile e femminile sono determinate dagli ormoni. A dominare, infatti, sono rispettivamente il testosterone - negli uomini - e gli estrogeni, nelle donne. Ecco perché, tendenzialmente, la cute maschile appare diversa rispetto a quella femminile. La pelle dell’uomo, infatti, è più spessa e più grassa rispetto a quella delle donne e, addirittura, invecchia in modo diverso. Addirittura, la cute maschile è più spessa di circa il 20% di quella femminile. A mantenerla più compatta è il collagene che, negli uomini, diminuisce a una velocità costante. Al contrario, la pelle femminile deve affrontare il brusco calo del collagene dopo la menopausa e, di conseguenza, un invecchiamento più veloce. Un altro fattore chiave sono le ghiandole sebacee: gli uomini ne hanno di più e, perciò, pori più evidenti delle donne. Allo stesso modo, la produzione di sebo maschile è quasi il doppio di quella femminile e, perciò, la pelle è - in media - più grassa. Da non sottovalutare anche il livello di stress che può interessare la cute maschile a causa della rasatura: la pelle, infatti, tende a diventare più sensibile e reattiva. 

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La genetica è davvero così importante?

Per quanto strutturalmente la pelle maschile e quella femminile siano molto diverse fra loro, le differenze nella skincare routine non devono essere così marcate. La cute di uomini e donne, infatti, ha esattamente gli stessi bisogni: detersione, idratazione e ingredienti antietà. A influire sui bisogni della pelle, infatti, è molto più la professione del sesso biologico. Chi passa le giornate lavorando all’aria aperta, ad esempio, avrà bisogno di contrastare gli effetti negativi del clima e di proteggere la pelle dal sole molto più di chi svolge un lavoro d’ufficio. In questo caso, perciò, le necessità della pelle non conosceranno differenze di genere e la skincare potrà essere quasi identica. Ovviamente, alcuni prodotti non possono che essere categorizzati in maschile/femminile. Un esempio sono, certamente, i prodotti da barba. 

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Differenze tra pelle maschile e femminile: il tipo di pelle

L’unico fattore da considerare davvero nella cura della pelle è la tipologia. Una problematica assolutamente unisex. Se la pelle degli uomini è tendenzialmente più sebacea e meno delicata, infatti, lo stesso si potrebbe dire di alcune donne, la cui pelle grassa regala il medesimo effetto. Ecco perché, in realtà, l’unico dettaglio davvero importante è che la scelta ricada su prodotti adatti al proprio tipo di pelle, indipendentemente dal colore del packaging e dal pubblico di riferimento. Proprio per questo, non dovresti mai lasciarti influenzare e scegliere sempre i tuoi prodotti preferiti, indipendentemente dalla fragranza, dal colore del pack o dallo scaffale in cui sono riposti. 

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