Scegliere il solare giusto può fare la differenza nella riuscita delle vacanze... e della tintarella! Se da un lato non ti scotterai, dall'altro lato porrai le basi per un colorito dorato - o al limite bonne mine - sino a ottobre. E la lista dei benefici dei prodotti solari potrebbe continuare con: mantenimento di una pelle giovane, carnagione uniforme senza macchie o quasi, rughe sotto controllo, e - aspetto più importante - prevenzione dal melanoma. Come orientarsi nella scelta? Ecco i criteri indispensabili da considerare per un acquisto sicuro e...piacevole: prendi nota!
VEDI ANCHEBeautySolari: tra innovazione e sostenibilità ambientale, ecco le novità dell’estate 2020Come scegliere i prodotti solari
A proposito di gradevolezza, il solare deve piacere! Quanto a odore, consistenza, sensazione sulla pelle e facilità di impiego. Solo così lo si userà spesso come si dovrebbe. Per prima cosa, quindi, individua la texture che fa per te. È un fatto di gusto personale, certo, ma anche di tipo di pelle e vacanza.
La scelta in base alla texture
Olio, spray o crema, la protezione del solare non cambia: è il filtro SPF a contare che resta "valido" a prescindere dalla consistenza del prodotto.
- Latte: è il prodotto più classico, caratterizzato da una texture fluida che si spalma velocemente su viso e corpo. Ideale per pelli da normali a secche e vacanze al mare o in montagna. Oggi esistono versioni anti-sabbia e che si spalmano su pelle bagnata.
- Olio: nel tempo le case cosmetiche hanno creato texture sempre più "dry", ma gli oli solari restano sempre poco adatti in climi molto umidi. Esistono anche con SPF 50, quindi non è vero che l'olio è solo abbronzante, cioè senza filtro, come una volta. Ideale per gambe e braccia.
- Crema: è la consistenza perfetta per il viso con pelle secca o matura oppure per chi vive in un clima arido e privo di umidità per la montagna. Ultimamente esistono creme mat per pelli grasse.
- Spray: si tratta di solari che si nebulizzano sul corpo e, proprio per il loro getto multidirezionale, arrivano dietro le spalle. Ideali per chi ama la leggerezza.
- Stick: il prodotto indispensabile per labbra e zone piccole di viso e corpo, come ad esempio macchie, nei, tatuaggi e altre parti sensibili.
I criteri per scegliere i solari
Dopo il rapido excursus sulla variabile "gusto personale" per la scelta del solare (cioè la texture), passiamo ai criteri più scientifici e tecnici, cioè tutto ciò che riguarda la protezione dal sole in senso stretto, ovvero il fattore protettivo.
Quale fattore di protezione SPF usare?
Protezione bassa, media, alta e molto alta sono classificazioni semplici, volutamente semplificate nel corso degli anni 2000 per orientare meglio la scelta dei consumatori. Ma nella pratica, come si scelgono per andare sul sicuro?
La scelta in base al fototipo
Quella del fototipo resta il primo criterio fondamentale per scegliere il fattore di protezione adeguato. Più la propria pelle è chiara più il filtro solare deve essere alto, cioè SPF 50 o 50+. Le persone con carnagione lattea, lentiggini e capelli rossi o biondi devono porre particolare attenzione alle prime esposizioni, ma non possono mai abbassare la guardia. Più fortunati, invece, sono i fototipi più scuri, ma solo quanto al rischio di scottature iniziali. Non possono ritenersi al riparo, invece, dal rischio melanoma, anzi: i dermatologi hanno spesso rilevato che la "sicurezza" percepita grazie alla carnagione scura diventa una tendenza ad abusare del sole.
VEDI ANCHEBeautyAd ogni fototipo la sua protezione solare, per un’abbronzatura sicuraLa scelta in base alla località
Esporsi in alta montagna o nelle zone tropicali è diverso che esporsi al sole pallido del Nord Europa! Ecco che per l'acquisto del solare, è importante considerare:
- Altitudine: le radiazioni UV aumentano del 4% per ogni 1000 metri di dislivello. In montagna, quindi, va usato un filtro elevato.
- Latitudine: più ci si avvicina all'Equatore più aumenta l'intensità del sole, e ciò riguarda anche i circa 1300 Km di lunghezza dell'Italia.
- Caratteristiche climatiche: il mix di caldo e umidità fa sudare di più, questo è ovvio. La conseguenza? I filtri solari potrebbero durare meno. Tuttavia, l'impegno delle case cosmetiche è di formulare prodotti che resistano al calore e al sudore.
- Ambiente: i filtri solari sono sempre più green, non inquinano cioè mari né laghi o corsi d'acqua. Un'ottima notizia se non vuoi spalmarti la crema prima di fare il bagno.
L'età conta nella scelta del solare?
La risposta è affermativa! I bambini e gli anziani devono (ed è un obbligo!) proteggersi di più. I primi perché non hanno ancora sviluppato le difese della pelle, gli anziani, invece, perché si ritrovano con una pelle più sottile. Ricorda, inoltre, che un'eventuale scottatura in età infantile verrà automaticamente "memorizzata" dalla pelle che reagirà con una maggiore sensibilizzazione nelle esposizioni degli anni futuri.
Altri criteri di scelta: sport, tempo di esposizione e farmaci
Più tempo si passa all'aria aperta, più ci si deve proteggere, nel senso che l'applicazione va riapplicata dopo 2 ore di sole diretto e dopo ogni bagno lungo 40 minuti.
Lo sport? È un criterio da prendere in considerazione ma più per la texture: meglio optare per prodotti che si assorbano in fretta, evitando di sciogliersi con il sudore.
Infine, va considerata l'eventuale assunzione di farmaci all'interno di terapie continuative, poiché potrebbe sensibilizzare la pelle esponendo al rischio di macchie. Nel dubbio, chiedere sempre al proprio medico o farmacista, anche in caso di farmaci presi occasionalmente.
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La scelta in base alle problematiche della pelle
Oggi il solare non si limita a proteggere dal sole ma cura le problematiche della pelle che ci stanno più a cuore. Quelle stesse che - guarda caso - con il sole aumentano.
I solari contro le macchie e discromie
Secondo i sondaggi le macchie sono al primo posto delle preoccupazioni estetiche delle donne, tanto da aver superato le rughe. E con l'esposizione solare rischiano di aumentare, anche se ci si protegge adeguatamente. «Per le persone soggette a iperpigmentazione alcune case cosmetiche hanno creato protezioni specifiche che proteggono sia dai raggi UV che dalla luce visibile: quest'ultima concorre ad aumentare la formazione delle macchie solari» - dice la dermatologa Maria Rosa Gaviglio.
Si tratta di solari che non evitano l'abbronzatura, ma aiutano a regolarizzare la produzione di melanina indotta dal sole grazie a principi attivi anti-pigmentanti. Le formule più "cosmetiche" uniformano l'incarnato perché sono colorate, e correggono istantaneamente la pigmentazione irregolare. «Questi solari sono adatti anche a chi ha una fotosensibilità indotta da farmaci o chi è a rischio melasma per motivi ormonali (pillola contraccettiva e gravidanza, in primis)».
VEDI ANCHEBeautyDoposole: i motivi per cui non può mancare in valigia se vuoi un’abbronzatura a lunga durataI solari per chi è allergico al sole
«Le allergie solari si manifestano con fastidiosi sintomi a seguito dell’esposizione al sole: rash cutaneo, rossori a chiazze, prurito, orticaria e altre forme di discomfort - prosegue la dermatologa Gaviglio - Ne è colpita il 20% della popolazione adulta, in particolare i fototipi chiari (I e II) e le donne sono 3 volte più a rischio».
Le zone del corpo interessate di solito sono: viso e orecchie, collo e décolleté, braccia e mani. Si può quindi scegliere di usare una protezione specifica anti-allergia solare solo su queste zone a rischio. Oltre a filtri ad ampio spettro contengono potenti agenti lenitivi che modulano le risposte immunitarie della pelle.
VEDI ANCHEBeautyCome non spellarsi? Segreti e consigli per un’abbronzatura duraturaI solari contro l'acne e i brufoli
È noto che il sole, se in un primo momento asciuga i brufoli, in seguito può favorirne la ricomparsa. Per questo motivo è bene usare solari specifici che, mentre proteggono dal sole, curino la tendenza all'acne. «I più nuovi limitano l'effetto rebound delle imperfezioni, indotto dai raggi UV, poiché contengono principi attivi che contrastano contrasta l’ossidazione del sebo, responsabile tra l'altro delle impurità. In più, regolano la produzione di sebo, normalizzando l’eccesso. E restano opache sulla pelle».
VEDI ANCHEBeautyAddio acne: le migliori creme per tutte le età che trovi in farmaciaIl consiglio in più: i solari rinfrescanti
È stato osservato che uno degli aspetti più fastidiosi del sole non è tanto la luce accecante, quanto il calore sulla pelle. In un sondaggio condotto dall'ente di ricerca QL CMI sul futuro dei solari per conto di Garnier, il 61% delle donne desidera un prodotto solare che non faccia sentire "untuose e appiccicose". «Se un solare abbassa la temperatura corporea, nell'immediato procura una sensazione gradevole, e nel lungo periodo evita tutte quelle problematiche connesse alla vasodilatazione periferica, quali: eritema, reazioni infiammatorie che aumentano la produzione di radicali liberi nell'organismo, danni ai capillari, sensibilizzazione di una pelle già sensibile e con tendenza alla couperose» - spiega la dermatologa Gaviglio. In questo modo si spingeranno le persone a usare più frequentemente i solari, quindi, a proteggersi di più
«E poi un solare rinfrescante contrasta tutte quelle pessime abitudini come, ad esempio, il coprirsi le gambe con un asciugamano - bagnato o asciutto - se si soffre di vene varicose. Quanto di più sbagliato: le vene si surriscaldano ancora di più, e come conseguenza, si dilateranno». Inoltre, permette di non far arrivare il décolleté in condizioni critiche: ci si dimentica spesso che ha la stessa tipologia di pelle delicata del viso, quando ormai è troppo tardi e ci si trova tutte arrossate o macchiate.
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