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Bellezza e crisi economica: come è cambiato il mercato del beauty

Negli ultimi due anni il mercato della cosmesi ha subito molti cambiamenti, vediamo come sono cambiate le abitudini di acquisto

Gli ultimi due anni sono stati molto difficili per il mondo della bellezza. Pandemia e conseguenti lockdown hanno profondamente trasformato le nostre routine quotidiane, molte persone hanno completamente smesso di truccarsi e anche quando abbiamo potuto nuovamente uscire le mascherine hanno reso tutto incredibilmente complicato. Il 2022 si è poi rivelato un anno ancora più arduo, con una crisi economica - e un conseguento aumento dell'inflazione e del costo della vita - che ha avuto un grandissimo impatto sui bilanci delle persone che si sono trovate a dover ridurre in maniera significativa i consumi, per far fronte alle spese.

Per comprendere meglio come si è trasformato il mondo del beauty, abbiamo chiesto al Dott. Alessandro Mirandola, General Manager di Avon Italia come sono cambiate le abitudini di acquisto delle donne in questo contesto e come si configurerà la cosmesi nel prossimo futuro.

Come sono cambiate le abitudini di acquisto delle donne dopo la pandemia? E in questo momento di ulteriore crisi?

Sono cambiate molto e sono cambiate due volte. La pandemia ha impattato in primis sul trucco per questioni pratiche (vedi mascherine) e psicologiche (il non poter uscire di casa). Nel pandemico quindi il trucco diventa un po' meno indispensabile. Il 2022 è stato ancora più duro, tanto che quasi 8 italiani su 10 hanno mostrato molta ansia già nel primo trimestre, tanto che si è iniziato a non comprare più beauty o beni di non stretta necessità. L'italiano soffre molto nell'incertezza già ai primi accenni di aumento dell'inflazione, poi tendenzialmente si assesta, tanto che ora assistiamo a una ripresa. Hanno sofferto soprattutto le fragranze, oltre al trucco.

Possiamo ancora parlare di Lipstick Index, un fenomeno per cui solitamente nei periodi di crisi si vendono più rossetti? Il cosiddetto "revenge make up" post lockdown è stato frenato dall'aumento dell'inflazione e del costo della vita?

Ora c'è un post pandemico empatico dove si torna a indossare il rossetto e a comprare tanto trucco. Infatti oggi il trucco è la categoria che più ha recuperato e ha trainato il totale beauty. Il Lipstick Index non vale per il Covid, a causa ovviamente delle mascherine, quindi la prima ripresa durante la pandemia è stata per il trucco occhi, una volta recuperata un po' di confidence. All'inizio invece (a marzo 2020) le persone si chiedevano se fosse morale pensare alla bellezza. Ora si è recuperato tanto anche sulle labbra, sul trucco viso e sulla cura della pelle. La fragranza è quella che è sofferto di più invece. Tutto poi dipende anche da cosa si offre, noi possiamo parlare di ripresa in questo 2022 perché crediamo molto nel concetto di democratising beauty.

A quale prodotto di bellezza sono disposte a rinunciare le donne italiane? A cosa invece non rinunciano?

In questo periodo di crisi, in particolar modo nel primo trimestre 2022, sicuramente le fragranze per un tema di costo. Non hanno rinunciato invece alla skincare, perché legata fortemente a un concetto di cura.

Come si evolverà il mercato della cosmesi nel prossimo futuro?

Il mercato ha già vissuto una prima grande evoluzione con il digitale che ha radicalmente cambiato le abitudini di acquisto. Digitale e inflazione hanno impattato tantissimo sul nostro modo di operare e nelle relazioni con le persone. Avon Italia ha la percentuale più alta di digitalizzazione arrivando al 55% di persone che utilizzano l'app Avon ON, tanto che oggi abbiamo il 15% di generazione z, con una media che è scesa di 8 anni negli ultimi 5 anni. Il trend di mercato è sempre più verso un'omnicanalità, il futuro porterà i consulenti e i clienti ad avere a disposizione più canali, più punti di accesso possibili.

Quanto è importante l'indipendenza economica per l'autoaffermazione delle donne?

Avon ha fatto molto in questo senso negli anni, puntando sulla social responsability. Festeggiamo quest'anno i 30 anni del supporto di Avon nella lotta e prevenzione del tumore al seno e sosteniamo inoltre associazioni impegnate contro la violenza domestica. Avon dà soprattutto sicurezza alle persone e offre alle donne fiducia in se stesse: prima ancora dell'opportunità economica c'è il senso di community. Sicuramente l'indipendenza economica aiuta tantissimo. Oggi le tre consulenti migliori d'Italia hanno in media 20 anni e sono brave soprattutto nella costruzione del team, perché oggi il network è più veloce. Sta diventando sempre più bello il concetto di be your own boss.

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