Nell'ambito della ricostruzione unghie, una delle domande che più spesso vengono rivolte alle esperte del settore riguarda le differenze tra acrilico e gel. Entrambe valide opzioni per una manicure bella e curata, le due modalità prevedono l'impiego di materiali e procedimenti diversi, che incidono a loro volta sul risultato. Per questo, capita con frequenza di interrogarsi sui vantaggi e gli svantaggi di una o dell'altra ricostruzione.
Per capire quale scegliere, è essenziale conoscere le caratteristiche delle unghie in acrilico e di quelle in gel. Solo così, infatti, si può avere un quadro chiaro dei pro e dei contro di ciascuna tecnica.
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Unghie in acrilico vs gel: le differenze
Iniziamo dalla prima e cruciale questione, ossia le differenze tra l'acrilico e il gel.
L'acrilico è composto da una miscela di polvere acrilica e liquido monomero che forma a sua volta una pasta modellabile e morbida, che si solidifica rapidamente. Lavorata con il pennello, questa viene stesa sull'unghia naturale ed eventualmente allungata a più riprese attraverso piccole aggiunte di prodotto. Questo permette di procedere con precisione senza che l'indurimento del materiale rappresenti un problema. Quando asciutto completamente, l'acrilico forma una superficie rosata e screziata da pagliuzze luminose che ricorda la resina.
Il gel, invece, è una sostanza già pronta all'uso che non asciuga all'aria, e quindi modellabile all'infinito. La sua consistenza, come suggerisce il nome, ricorda quella di un gel e si lavora con l'aiuto di un pennello intinto di solvente. Sull'unghia naturale o su una tip, crea una superficie trasparente che si solidifica per mezzo della polimerizzazione.
Una delle principali differenze tra l'acrilico e il gel sta proprio nella modalità di asciugatura. Mentre l'acrilico asciuga all'aria, il gel ha bisogno della lampada LED o UV per solidificarsi. Questo determina un'ulteriore difformità tra le due, e cioè la modalità di rimozione della ricostruzione. L'acrilico, così come si asciuga all'aria, si dissolve con il solvente universale. Il gel, invece, può essere rimosso unicamente con la fresa. Per questione di tempistiche, si è soliti optare in ambo i casi per la fresa.
Dal punto di vista del risultato, le unghie in acrilico possono apparire anche molto sottili e naturali quando realizzate con precisione, e lo stesso vale per il gel. Tutto dipende, perciò, dalla manualità di chi le realizza. Per adattarle all'unghia, si tende solitamente a limare a mano l'acrilico, mentre si opta per la fresa elettrica nel caso del gel.
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Unghie in acrilico vs gel: vantaggi e svantaggi
Se quindi le differenze principali riguardano il materiale e la modalità di asciugatura, i vantaggi e gli svantaggi dell'una e dell'altra tecnica non possono che derivare direttamente da tali diversità.
Pro e contro delle unghie in acrilico
Le unghie in acrilico non solo si asciugano da sole, e quindi richiedono uno step in meno, ma una volta asciutte svelano una struttura ultra resistente. Non a caso, sono spesso consigliate a chi esegue molti lavori manuali o non è abituato alla ricostruzione. Se poi si scheggiano, non è necessario rifare tutta l'unghia: basta intervenire con dell'acrilico nell'area interessata e rivestire nuovamente di smalto la superficie.
Sebbene la possibilità di rimuoverle con del solvente possa rappresentare un vantaggio, soprattutto per chi desidera procedere a una rimozione fai-da-te, il tempo di posa con cartucce e solvente può irritare la pelle e indebolire le unghie. Per questo, sempre meglio procedere in salone con una fresa elettrica. Inoltre, l'acrilico è formato da materiali chimici dall'odore forte, che in alcuni casi può risultare parecchio sgradevole.
Pro e contro delle unghie in gel
Dal canto loro, invece, le unghie in gel - essendo più facili da modellare - sono l'opzione universale e alla portata di tutti. Veloci da realizzare se si ha manualità, consentono di ottenere un effetto glossy e luminoso, esaltato poi dagli strati di smalto e top coat impiegati per creare la nail-art.
Il materiale è meno resistente e più soggetto a sbeccature, e quindi può risultare meno duraturo rispetto all'acrilico. Inoltre, quando si uda il fornelletto per polimerizzare le unghie, il calore può generare una fastidiosa sensazione di bruciore a livello subungueale. Quando lo si avverte, è bene sfilare le mani dalla lampada e aspettare una manciata di secondi prima di riprendere il procedimento.
Trattandosi di tecniche di ricostruzione permanente, tanto l'acrilico come il gel prevedono la rimozione degli strati più superficiali dell'unghia per creare un effetto "grip". Quando venogono rimossi, le unghie naturali appaiono deboli e fragili, e hanno quindi bisogno di cure che incentivino la ricostruzione degli strati cheratinici.