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Le donne pioniere nella bellezza che hanno contribuito all’emancipazione femminile

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La bellezza è una cosa da donne! E, per fortuna, potremmo aggiungere. La storia della cosmesi, infatti, è costellata di vere e proprie pioniere, imprenditrici e innovatrici che hanno contribuito all’emancipazione femminile grazie al loro lavoro nel campo del beauty. Basta un rossetto a cambiare la storia? Assolutamente sì.

Il mondo della cosmetica è fatto di donne straordinarie. Pioniere della bellezza, che hanno saputo anticipare i tempi, capire gli interessi del mercato e, soprattutto, farsi portavoce delle necessità delle donne e dell’emancipazione femminile. Vere e proprie eroine, che dobbiamo ricordare e celebrare oggi più che mai. E non solo perché è la Giornata internazionale della donna, ma anche perché la loro lotta possa ispirarci nella nostra alla conquista dei nostri diritti. La strada da fare è ancora lunga. Una ricerca Avon ha sottolineato come le donne debbano ancora affrontare numerosi stereotipi, molti di più rispetto agli uomini. Troppo emotive, troppo deboli e troppo prepotenti: le accuse mosse alle donne nel mondo del lavoro sottolineano come essere decise e determinate risulti ancora una minaccia. Ed ecco perché è ancora più importante celebrare quelle donne che hanno scelto di avere fiducia in sé stesse, al di là degli stereotipi e delle imposizioni della società. 

Pioniere della bellezza: Madam C.J. Walker, la prima donna a prendersi cura dei capelli afro

Probabilmente, in pochi conoscono la storia di Madam C.J. Walker. Nata nella Louisiana di fine 800 è entrata nella storia in quanto prima donna a fare fortuna nel mondo della cosmesi. Come? Dando vita a una linea di prodotti pensati esclusivamente per i capelli afro. Una piccola rivoluzione, specialmente per una donna nata da una famiglia di schivi e rimasta orfana. Il suo divenne un vero e proprio impero: la Madam C.J. Walker Manufacturing Company, infatti, si rivelò un investimento milionario, che permise a Madame C.J. Walker di entrare tra le pioniere della bellezza e nel mondo della cosmesi di occuparsi di filantropia e di occuparsi in prima persona della causa afroamericana. 

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Coco Chanel e la sua fragranza per le donne vere

Non serve dire quanto Coco Chanel sia stata rivoluzionaria nella creazione dei suoi abiti e nel suo stesso modo di agire e comportarsi. Perfetto simbolo del suo femminismo ribelle, però, è l’iconica fragranza Chanel N°5. Un profumo, finalmente, pensato esclusivamente per le donne e per rappresentarle. L’idea, infatti, era eliminare le fragranze zuccherose e melense in favore di un profumo che sapesse davvero di donna. Addio dunque all’immagine stucchevole di femminilità proposta fino a quel momento e benvenuta emancipazione. Il risultato fu complesso e iconico, un simbolo di empowerment allora come oggi. 

Un impero di mascara e creme antiage: il genio di Helena Rubinstein

Polacca di nascita, ma australiana di adozione, Helena Rubinstein ha saputo creare un vero impero della cosmetica. E a rivoluzionare il mondo della bellezza grazie al binomio tra beauty e alimentazione e all’invenzione del mascara con lo scovolino. Trasferitasi a New York allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, fondò una Fondazione con lo scopo di supportare le ragazze meno fortunate nella formazione professionale. Non solo, però. La sua passione per la cosmesi, infatti, la portò a cercare di ampliare il concetto di estetica, frequentando artisti, creando formulazioni che si prendessero davvero cura della pelle e dando vita a una beauty therapy per i malati. 

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Pioniere della bellezza: il rossetto rosso di Elizabeth Arden

Esiste un simbolo di femminismo più riconoscibile del rossetto rosso? Probabilmente no e il merito è di Elizabeth Arden, una delle imprenditrici più influenti del mondo della cosmetica. Fu proprio lei a distribuire il rossetto rosso tra le suffragette, che stavano protestando per ottenere il diritto di voto. Un simbolo di emancipazione che accompagnò le donne persino in guerra: la Arden, infatti, inviò moltissimi rossetti rossi alle donne in prima linea al fronte durante la Secondo Guerra Mondiale.

Estée Lauder e l’invenzione dei campioncini

Nata a New York nel 1908, Esther Mentzer è passata alla storia con il Nome di Estée Lauder e, soprattutto, per aver inventato i campioncini. Un’intuizione semplice, nata da una necessità altrettanto elementare: far provare alle sue clienti i prodotti. Il risultato fu una strategia di marketing completamente nuova e, ovviamente, molto efficace. Fu proprio Estée, poi, la mente dietro alcuni dei prodotti più iconici del brand, come Re-Nutritiv, la prima vera crema di lusso. Una combinazione che le ha fatto conquistare, nel 2010, la classifica del Time dedicata alle 25 donne più potenti del secolo.

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Madame L’Oréal: tra chimica e senso degli affari

Quella di Liliane Bettencourt è, forse, una delle storie meno note. Figlia del chimico Eugène Shueller, inizia a lavorare nel laboratorio del padre a soli 14 anni, alla ricerca della tinta per capelli perfetta. La stessa, che avrebbe permesso la fondazione di un colosso come L’Oréal. Un’azienda immensa, che Liliane ereditò nel 1957 e di cui rimase azionista di maggioranza fino alla sua morte, avvenuta nel 2017. Donna d’affari, ma anche amante della scienza. Fu proprio lei a voler creare la Bettencourt Schueller Foundation, che assegna il Liliane Bettencourt Prize for Life Sciences al miglior ricercatore europeo sotto i 45 anni. 

La signora dei profumi Jo Malone tra le pioniere della bellezza

Dislessia, una madre malata - colpita da ictus - e la necessità di abbandonare la scuola: quella di Jo Malone non è una storia semplice. Nata da una famiglia del Kent di origini modeste, la regina dei profumi dovette affrontare molteplici difficoltà prima di riuscire a fondare la sua azienda nel 1983. Un azzardo: la sua concezione di profumo, infatti, era del tutto innovativa, basata su fragranze costituite da pochi ingredienti, ma originali. Il suo successo fu planetario, tanto che l’azienda venne venduta a Estée Lauder per una cifra esorbitante già nel 1999. 

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