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Aurora Ramazzotti: testimonial di una bellezza più inclusiva, gli haters attaccano

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Da poco diventata testimonial per Morellato, Aurora Ramazzotti è l’esempio di come - forse - inclusione e diversificazione della bellezza siano davvero diventate importanti. La sua reazione? Felicità è un pizzico di sorpresa.

È brava, simpatica e coinvolgente: Aurora Ramazzotti ha tutte le carte in regola per essere un’ottima professionista. Eppure, il suo essere scelta come testimonial da un brand ancora sorprende. Lei per prima. Non è senza un pizzico di stupore, infatti, che Aurora Ramazzotti si dichiara felice per questa collaborazione e, soprattutto, per il cambio di rotta del mondo della pubblicità, che sembra puntare diritto verso una bellezza inclusiva. Il motivo è molto semplice: sebbene bella e talentuosa, Aurora è lontana dall’incarnare l’ideale di bellezza patinata del mondo attuale. Se non altro per la sincerità con cui la figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker si racconta sui social, senza trucco e senza filtri di Instagram. Una trasparenza che l’ha portata, la scorsa estate, anche a parlare di Acne Positivity e della sua esperienza. Un’immagine che certo non incarna la perfezione irrealistica che troppo spesso ci viene propinata da pubblicità e campagne social.

Aurora Ramazzotti: la bellezza diventa inclusiva 

Come poter descrivere la possibilità di collaborare ed essere scelta come testimonial. Sulla sua pagine Instagram, Aurora Ramazzotti racconta di esserne fiera. “Non di me stessa, sarebbe scontato, ma della direzione che stanno prendendo le cose. Un tempo sarebbe stato impensabile prendere una ragazza come me per una campagna così”. Il riferimento all’estetica è evidente. Le campagne pubblicitarie, infatti, sono sempre state un territorio molto esclusivo, popolato solamente da pura perfezione e difficilmente aperto alla rappresentazione di una bellezza inclusiva, composto da modelle con qualche difetto. Certo, non esiste alcun motivo sensato per cui Aurora dovrebbe essere indegna di apparire su copertine e cartelloni pubblicitari, ma è un dato di fatto constatare che si tratti di una rara eccezione. O, forse, di un primo passo verso “una comunicazione più inclusiva che ci faccia sentire vicini ai “modelli” che vengono posti”. 

Una bellezza diversa

Aurora Ramazzotti, nel post pubblicato su Instagram, confessa di non essere il prototipo della bellezza classica. “Con “come me” intendo divisiva, maschiaccia, non il canone di bellezza stabilito da chissachi.” D’altra parte, Aurora è molto diretta e sincera sui social, un fattore che la rende ancora più apprezzata dai suoi follower, ma che si scontra con l’ideale di bellezza moderno. Aurora, infatti, si mostra struccata, parla di acne e si racconta nella sua spensierata goffaggine. Ed è proprio per questo che vederla comparire su una pubblicità di questo calibro è rivoluzionario: abbandonata la necessità di mostrare solo perfezione, la bellezza bussa alla porta accanto, incarnandosi nella deliziosa normalità di Aurora Ramazzotti. O meglio, in una bellezza in cui potersi riconoscere perché non costruita o artificiale.  

Aurora Ramazzotti: le critiche

Non sono mancate le critiche alla riflessione fatta da Aurora su Instagram, incentrate soprattutto sul ruolo che i suoi genitori avrebbero avuto nella carriera della ragazza. Una polemica sterile, che distoglie inutilmente l’attenzione dai meriti di Aurora in quanto professionista del mondo dello spettacolo e, soprattutto, dal messaggio di positività che ha voluto lanciare sui social. Indipendentemente dal suo cognome, infatti, Aurora Ramazzotti rappresenta un modello di bellezza diverso da quello solitamente comunicato da pubblicità e social media. Una bellezza che, per una volta, non si allontana da quella che è la personalità della modella, scelta non solo per il suo aspetto fisico, ma anche per il suo carattere. Un messaggio molto importante e da diffondere, indipendentemente dai natali di Aurora Ramazzotti. 

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